LIBRI…
(Roba del Pabuda)
conosco un tale
che, a distanza
di trenta
primavere,
rilegge
dei libri già letti
in quelle lontane stagioni
soltanto per darsi
definitiva conferma
di quanto fossero –
e siano rimasti –
irrimediabilmente
brutti:
mica ne legge uno:
tre, quattro, cinque:
li legge tutti!
io quel tale
lo conosco,
si può dire,
come le mie tasche
e da una vita
me ne sono invaghito:
davvero, per tutto il resto,
è niente male:
per questo
lo proteggo volentieri
lasciandolo
nell’anonimato totale.