Liscia, gassata o all’apartheid?
di Bds Italia
L’operazione di marketing avrà certo suscitato un qualche orgoglio patriottico nel presidente Mattarella, nei giorni scorsi tanto impegnato a esaltare l’eterna e disinteressata amicizia tra il suo paese e Israele.
Il presidente, apparentemente diafano ma sostanzialmente democristiano, non si è limitato a benedire il gigantesco traffico legale d’armi e attività belliche varie che il suo collega premier (democristiano anche lui) incentiva a più non posso. Ha voluto strafare giudicando, con la consueta solennità sonnolenta, “inammissibili” le campagne e l’azione di boicottaggio che in ogni angolo del mondo, vengono promosse verso lo Stato che, con ogni suo governo ha applicato la forma più moderna e odiosa di apartheid che il mondo conosca. Nell’augurarci che i brindisi con le bollicine siano andati e vadano di traverso a ogni festeggiamento della solenne amicizia, pubblichiamo la lettera che decine e decine di associazioni, italiane e non, hanno inviato alla Ferrarelle Spa perché receda – seppur in extremis – dalla decisione di sponsorizzare la Round Tables Tour a Tel Aviv, la festa della gastronomia alla faccia dei diritti umani più elementari
Ottimo.
Bravi.
Sosteniamo con forza il BDS.
(nel vostro articolo manca però la lettera inviata alla Ferrarelle dalle associazioni).
Grazie per quello che fate.