Lo scrivere alto & feriale di Viviana Faschi
di Sandro Sardella
slanciata ieratica sguardo mitemente indagatore .. occhi scuri
profondi .. labbra petali di papaveri ..
Viviana Faschi .. nata a Varese nel 1985 .. laureata in Filosofia ..
“Lo spleen di Milano” è la sua Opera Prima .. ( Nuova Editrice
Magenta – Varese – 2014) ..
la sua scrittura è colta asciutta taglientemente lirica ..
i suoi testi in forma di prosa poetica vibrano del vivere del
percorrere le strade di Milano ..
un vivere la melanconia dei luoghi .. un vagare tra pietre/carne ..
tra il Duomo Calzedonia e Mc Donalds .. con vertigine .. la
parola resiste alla volgarizzazione dei tempi .. la parola anela ..
combatte .. ..
*
Modu
la scelta
Modu, in verità non credo il suo nome si scriva così. Non
chiede nulla, porge solo la mano. Sta in via Orefici, in una
nicchia vicino alla Città del Sole, e forse la sua città natale è
davvero piena di sole, in Senegal.
Prima passavo senza guardarlo, pur vedendolo.
Poi ho scelto di sceglierlo: ho comprato un braccialetto
con campanelli di Ochun, era fine novembre ed ero felice
quella mattina freddissima.
In un anno ho comprato altri sei braccialetti con i campa-
nelli, quando non compravo nulla mi fermavo comunque da
lui, l’avevo scelto, e mi chiedeva come va, come stavano ma-
ma e papa, se lavoravo o studiavo e così io da lui ho scoperto
che si chiama Modu, che è senegalese e non chiede nulla, so-
lo ti porge la mano.
Scegliere implica un’esclusione, così sembrerò una perso-
na cinica a tutti gli altri questuanti dalle pelle scura, però Mo-
du non lo posso vedere senza fermarmi, perché l’ho scelto, e
anche se gli do solo la mano e non compro nulla, sarà forse
un po’ felice, si accorgerà che lui o un altro per me fanno la
differenza.
E’ da un po’ di mesi che non vedo più Modu nella nicchia
del sole; i braccialetti con i campanelli dormono nel cassetto
del comodino.
(da: “Lo spleen di Milano”)