Loiano: habemus «bonificam»
di Vito Totire (*)
In data odierna – 27 agosto – riceviamo notizia dell’avvenuto affidamento dei lavori di bonifica a Loiano con determina 193 del 22.8.2019. A saperlo prima ci risparmiavamo un paio di missive (**) visto che sul sito istituzionale le determine sono “aggiornate” al 2010.
Che dire? Per una gravidanza bastano 9 mesi, qui ce ne sono voluti 14 (e siamo forse ancora “solo” alla presentazione del piano di lavoro) dalla nostra prima denuncia per una bonifica che meritava di essere stata fatta già da diversi lustri.
Chiederemo all’Ausl di accedere anche al piano di lavoro per contribuire (nell’alveo della antica tradizione bolognese degli umarells?) alla buona esecuzione del tutto.
Finalmente per tre motivi:
- La bonifica era comunque urgente
- Il varo della stessa ci consente di affrontare altri bubboni – ce ne è – fino ad ora solo sfiorati o del tutto ignorati
- In questa prospettiva chiediamo all’amministrazione un confronto su un piano complessivo con obiettivo “amianto zero-comune libero dall’amianto”; Loiano è un sito storicamente importante dal quale partì – con il sindaco Naldi – il movimento per la liberazione dalla plastica (avesse avuto più ascolto…); Loiano è città denuclearizzata anche se i cartelli all’entrata nel paese sono andati in cavalleria; può essere anche deamiantizzata (tanto per cominciare).
Grazie a tutti per la pazienza , la “telenovela” è giunta – si spera – all’ultima puntata.
27 agosto 2019
(*) Vito Totire è portavoce di AEA, Associazione esposti amianto e rischi per la salute
(**) e di un paio di post qui in “bottega” con tanto di proposta «kafkiana» – Amianto-Loiano: le istituzioni annaspano – che magari tornerà buona per occasioni simili (ce ne sono purtroppo, come scrive Totire qui sopra)