Loiano: la persistenza del cemento-amianto e…

la scomparsa delle istituzioni

di Vito Totire

Loiano dell’assurdo: dove il cemento amianto viene “stagionato” anzichè bonificato; il paese appenninico decantato da Goethe dovrà dare la cittadinanza onoraria a Kafka?

Incredibile a vedersi; il cemento-amianto di via delle Croci (“via crucis”) è ancora al suo posto. Meritevole da almeno 20 anni di essere oggetto di bonifica, viene scoperto dalla AEA – Associazione Esposti Amianto – nel dicembre 2019. Segnalato alle istituzioni: con gran calma l’autorità sanitaria locale emana un’ordinanza finalizzata alla bonifica nel marzo 2021. Il destinatario della ordinanza prima chiede una proroga poi non ne usufruisce. Nell’agosto 2021 il vigili urbani segnalano a chi di dovere. Noi suggeriamo al sindaco un intervento “sostitutivo” con invio della parcella al soggetto inadempiente. E per quanto riguarda la Procura che ha certamente ricevuto una segnalazione dai vigili urbani: come si intende procedere?

Abbiamo interessato anche la prefettura e Dsp Ausl (“posta certificata” a entrambi il 6.1.2022 con cui peraltro facevamo presente il rischio connesso alle nevicate): nessun cenno di risposta né di azione!

Tuttavia il “problema” va risolto:

  1. In primis per una questione di tutela della salute e dell’ambiente
  2. In seconda istanza – non meno importante – per una questione di chiarezza nei rapporti fra cittadini e istituzioni; infatti un divieto di sosta sarebbe stato affrontato in maniera più efficace se non sbrigativa. Vogliamo fare paragoni? I cittadini hanno diritto alla affermazione di un principio: le leggi valgono per tutti senza eccezioni anche perché di questo passo incombe sempre più un interrogativo: le istituzioni cosa ci stanno a fare? Il Sindaco di Loiano ha ricevuto numerose richieste di informazioni e inviti al dialogo: mai risposto.
  3. Infine la necessità di un approccio sistemico: una ordinanza sindacale per il censimento capillare di tutto l’amianto presente nel territorio. Non possiamo infatti affrontare il problema “pezzo per pezzo”. Sappiamo che la belle indifference mostrata dai sindaci è “merito” della Regione che ha demotivato irresponsabilmente le ordinanze per il censimento ma i sindaci possono agire autonomamente e non accontentasi di “fare le fotocopie”.

Dunque continuiamo a esigere una corretta bonifica nel più breve tempo possibile. Le istituzioni non pensino di “prendere per stanchezza” i cittadini e le associazioni ambientaliste. Con noi NON FUNZIONA.

(*) Vito Totire di AEA e portavoce della “RETE EUROPEA PER L’ECOLOGIA SOCIALE”

La foto testimonia lo stato dei luoghi nelle ultime ore, ben visibile nonostante la nebbia.

 

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