Loiano: toh, nevica sull’amianto
di Vito Totire (*)
A rischio salute, ambiente ma anche democrazia e legalità: a 26 anni dalla legge 257-92 («Norme per la cessazione dell’uso dell’amianto») la paralisi delle istituzioni si ripercuote negativamente sui diritti.
Avevamo ricordato – slla fine di giugno – a chi di dovere (ce n’era bisogno?) che a Loiano … a volte nevica. Il bubbone, cioè il sito da bonificare, esiste dal 2014 (e ci fermiamo qui per farla breve). Cosa è successo e soprattutto cosa non è successo da allora.
- Dopo la nostra denuncia la Ausl “tenta” un accesso il 16 luglio ma desiste …perché un cartello indica: «proprietà privata» ;
- Il sopralluogo riesce il 9 settembre e la Ausl fa un verbale chiaro: occorre, PER MOTIVI di SANITA’ PUBBLICA, fare una verifica delle condizioni di staticità entro 15 giorni e occorre una bonifica definitiva entro 90 giorni ! In verità la verifica delle condizioni di staticità era stata chiesta anche nel 2014…
- Il Tribunale fallimentare revoca il pignoramento dopo numerosi inviti (declinati) ai creditori da parte del Giudice ad anticipare i costi della bonifica; l’asta prevista per i primi di dicembre è annullata;
- Subodorando che il Comune di Loiano non riuscirà a gestire la questione con la tempistica necessaria avevamo fatto appello a Regione e Prefetto perchè intervenissero anche con poteri sostitutivi (bonifica e commissariamento ad acta);
- Prefetto,Regione, Comune: nessuno risponde in maniera congrua;
- Il Comune medita una ordinanza per chiedere al proprietario di bonificare nonostante che secondo una vox populi (coerente con i riscontri provenienti dal Tribunale fallimentare) il proprietario del sito non sia “solvibile”; l’abbiamo definita “ordinanza suicida o autolesionista”;
- I cittadini intanto si erano mobilitati con una raccolta di firme (circa 200) poi rallentatasi spontaneamente a seguito del verbale Ausl che sembrava preludere a una soluzione prossima;
A NOI PARE CHE QUESTA CAPACITA’ DELLE ISTITUZIONI A PERDERSI IN UN BICCHIER D’ACQUA SPIEGHI LA SEMPRE PIU’ TENACE ESTRANEITA’ – FINO ALL’OSTILITA’ – CHE I CITTADINI ITALIANI VANNO MATURANDO NEI CONFRONTI DELLE ISTITUZIONI STESSE.
La burocrazia, la pigrizia, l’amministrazione “difensiva” rischiano di pregiudicare definitivamente la salute dei cittadini e la loro fiducia nella democrazia.
VOGLIAMO LA BONIFICA SUBITO. Deve essere effettuata con risorse pubbliche e successiva rivalsa su chi ha determinato la situazione di rischio.
AVER “ATTESO” LA NEVE CON I SUOI RISCHI PER UN SITO IN CUI CI SONO 2000 METRI QUADRATI DI LASTRE DI CEMENTO-AMIANTO IN PESSIME CONDIZIONI (ALCUNE DI QUESTE ADDIRITTURA FRANTUMATE, BUCATE E DISANCORATE) E’ UNA ASSURDITA’ DI CUI SI DOVRA’ RENDERE CONTO AI CITTADINI.
Loiano-Bologna, 21.11.2018
(*) Vito Totire è presidente nazionale di AEA. l’Associazione esposti amianto e rischi per la salute
LA FOTO – scelta dalla bottega – non si riferisce a Loiano; serve però a ricordare che la neve (oltre a favorire l’ulteriore dispersione dell’amianto) a volte provoca il crollo degli edifici malmessi: una notizia risaputa ma forse anche questa risulta “non pervenuta” in certi ambiti istituzionali.