Luciano Violante come ectoplasma
Di Mauro Antonio Miglieruolo
C’è un fantasma che si aggira per l’Italia, un ectoplasma emanato dal moribondo PD che ora vaga avendo del legame con il proprio partito solo un vago ricordo. Il ricordo dei tempi belli in cui anche il PD esisteva, esistendo come il partito in sé, non quale semplice succursale staccata del PDL. Le sue esternazioni potrebbe far pensare che pur stando dentro sia fuori, ma non è vero. È fuori solo di testa. O se non fuori di testa, lo è di contesto.
Ha iniziato a sbarellare una decina di anni fa, lamentandosi in parlamento degli (secondo lui) infamanti addebiti che la destra berlusconiana rivolgeva al suo partito. Si trattava di cose di non poco conto, quello di essere un effettivo partito avverso; alle quali accuse opponeva la realtà della lunga stagione di favori felicemente concessi allo sdoganatore dei fascisti (vedi: http://www.youtube.com/watch?v=_stxOSyxE7k), nei confronti del quale si autoaccusava di complicità, chiamando in correo l’intero PD. Il tutto sotto gli sguardi esterrefatti di coloro tutti che ascoltavano e non credevano alle proprie orecchie, non sapendo bene a cosa attribuire quelle ammissioni di colpa, se a dabbenaggine o a volontà di tradire gli usi e costumi omertosi affermatisi, per contagio mafioso probabilmente, nel parlamento. Andiamo! sembra di leggere, visionando il filmato, su quelle facce i cui portatori sono rotti a tutto, a ogni nefandezza , non si scoperchiano mica in questo modo gli altarini! Né si prende in contropiede l’inciucismo militante! Se certe complicità vengono consumate in segreto, ci sarà pure una ragione (una ragione tutta loro, si capisce)!
Il detto fantasma ha poi continuato facendo da sponda al PDL su tutte le questioni inerenti i guai giudiziari di Berlusconi, probabilmente credendo, ahilui! Di fare gli interessi del proprio partito. E ha completato la brillante carriera definendo “decisione originale” quella recente della Corte di Assise di Palermo che ha accolto l’istanza della Procura (Di Matteo, Del Bene, Tartaglia) di poter interrogare come testimone, nel processo sulla Trattativa Stato-Mafia, il Presidente Napolitano. Suggello ineccepibile, da pari suo. Riuscendo a essere anche più forte della ministra Cancellieri che invece si era limitato a manifestare “perplessità”.
Ma già, Violante è di “sinistra”. Almeno una volta pretendeva di esserlo. Come lo pretendevano Mussolini e tanti suoi servi voltagabbana (tra i quali, viene da rabbrividire, si possono annoverare anche sindacalisti CGdl come De Ambris). I quali, in effetti, per un certo periodo di tempo si sono illusi o hanno voluto illudere di esserlo. Di sinistra.
Prima di scoprire la propria vera vocazione e a schierarsi sinceramente e appassionatamente a destra.
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Ricordo il ruolo avuto da Violante nell’ istituzione del famigerato giorno del ricordo, oltraggio alla storia ed alla resistenza.
ma come si può solo pensare di continuare a votare la Democrazia Cristiana vestita di nuovo che già puzza di rancido? E quelli che hanno sputato sulla “falce e martello”, bollandola di vecchio e non più usabile vestito, entrando armi e bagagli in questo calderone nauseabondo, ma con che coraggio ora si lamentano e incolpano coloro che ancora davvero ci credono?
Si sa,l’ Italia è un paese alla rovescia… non è fantascienza, purtroppo…