L’uomo dell’Amazzonia, cioè di tutto il pianeta
Anniversario dell’omicidio di Chico Mendes
di Vito Totire
Fu assassinato il 22 dicembre 1988 in Amazzonia da criminali fazenderos: “Chico” vive nel ricordo di chi ha a cuore la sopravvivenza del pianeta e la giustizia fra gli esseri umani. L’Amazzonia riguarda tutto il pianeta.
La corsa alla distruzione e allo sperpero delle risorse da quel tragico 22 dicembre 1988 non ha subìto rallentamenti ma anzi è peggiorata; ciononostante il monito di Chico e la sua lotta hanno lasciato un baluardo di resistenza. La sua esperienza ci indica la necessità ma anche la possibilità concreta di convivere con la natura senza seviziarla.
Occorre per questo interrogarsi sulle grandi ma anche sulle piccole scelte quotidiane per bloccare un modo di produzione finalizzato al massimo profitto immediato (e per pochi) che non si preoccupa del futuro e delle condizioni in cui ognuno di noi lascerà la Terra alle future generazioni. L’esempio dell’amianto è lampante: 2 miliardi e mezzo di metri quadrati di eternit distribuite in 40 anni solo nel territorio italiano che hanno seminato inquinamento, morte e lutti; 2 miliardi e mezzo di rifiuti cancerogeni che oggi “non sappiamo dove mettere”, tutto questo per garantire enormi profitti per l’industria ma gravissime ed esorbitanti perdite per l’umanità. Il bilancio è da “danni di guerra” e ancora non lo si vuole capire.
Ma la storia dell’amianto si è ripetuta all’infinito in quasi tutti gli altri settori e comparti produttivi. Ciò ha consentito l’invasione dei mercati con tonnellate di merci nocive e devastanti che pregiudicano la salute delle persone (a cominciare da quelle più vulnerabili come i bambini) e inquinano l’ambiente: dalle armi ai fuochi artificiali ai prodotti petroliferi e alle pellicce.
Il potere economico condiziona i governi, le istituzioni, persino quelle scientifiche, come dimostra l’attuale vicenda dell’erbicida glifosato. Non c’è stata nessuna remora neanche a mettere in campo falsificazioni e manipolazioni come è avvenuto per i gas di scarico delle automobili, pur di mantenere alti i profitti privati.
L’esperienza di Chico Mendes è agli antipodi di questo modo di produzione fisicamente mortifero ed eticamente immorale.
Però non basta intitolare a Chico parchi (come a Bologna) e giardini – cosa positiva comunque – ma dobbiamo dare continuità alla sua lotta e alla sua resistenza: siamo ancora in tempo.
(*) Vito Totire è portavoce del circolo Chico Mendes di Bologna
IN BOTTEGA VEDI
- Scor-data: 15 dicembre 1944 (nasce Chico Mendes) di Loretta Emiri
- Scor-data: ancora sul 15 dicembre 1944 di David Lifodi
- Chico Mendes, una vita per l’Amazzonia di David Lifodi
- «Kulina»: un racconto/ricordo per Chico Mendes, ucciso il 22 dicembre 1988 di Loretta Emiri
MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.
Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.
La redazione – abbastanza ballerina – della bottega