MALAMENTE
(di Pabuda)
la giornata è cominciata
malamente:
piove a dirotto
e portare l’ombrello
materialmente
non posso,
così una giacca a vento
precauzionalmente
indosso
ma
fa acqua da tutte le parti
(non è una sorpresa
però è del colore
che preferisco
per cui m’intestardisco).
quando son già bello umido
e d’umore più cupo
della tinta
di quella maledetta
giacca a vento finta,
in via definitiva appuro
che il decrepito gestore
del distributore di cappuccini,
punt e mes e caffè
dove uso trangugiar l’espresso
per scrollarmi la sonnolenza
di dosso
è un fascio senza speranza
né scusante o attenuanti.
ora mi toccherà per due volte
in una settimana sola
far delle cose che detesto:
modificare le mie abitudini rituali
e prender
delle decisioni commerciali:
sul versante umidità & malumore:
sostituire con qualcosa
d’almeno vagamente
impermeabile
quell’ormai del tutto inaffidabile
giacca a vento blu.
sul versante caffeina:
individuare alla svelta un rimpiazzo
e al bar del vecchiaccio fascista
del cazzo
non andare mai più.