Marcello 80 meno 5: qui 9 figli, fra i tanti
Ovvero libri e opuscoli che raccontano l’altra storia, ambigue utopie, stili di vita migliori, comunità in lotta, le vere droghe consentite ai potenti e la persecuzione del povero spinello, gatti selvaggi e gli anni delle grandi rivolte, la controinformazione dal basso, patriarcato, Chiese, patrie, ragion di Stato e altre infamie dei Palazzi.
Il 19 novembre il nostro Barak (cioè Marcello Baraghini) ne fa 80: ovviamente è più giovane di un ventenne ma questo è qualcosa che neanche Epicuro, Ipazia e Jacques Brel – o chi vi pare – avrebbero potuto prevedere. Qui in “bottega” lo ricordiamo attraverso 9 dei suoi “figli”, ma avrebbero pouto essere 80. Appunto.
E se pensate che questo è culto della personalità vi sbagliate. Cioè ci sono persone che, per situazioni oggettive e scelte casual-soggettve, risultano essere «padri della patria» e/o se preferite «madri della matria». Ecco super-Marcello è così: un co-fondatore del sogno in cui continuiamo a credere/lottare: un’umanità libera da “dio patria e famiglia”… che riducono l’umano in poltiglia.
Sul “catalogo dei cataloghi” – come abbiamo scritto in “bottega” – c’è un gran pezzo dell’altra storia (cioè quella che i Palazzi cercano di cancellare) con le utopie ambigue ma anche con certi stili di vita migliori che si possono realizzare in piccole comunità e la vera controinformazione che svela di quanto sangue grondino patriarcato, Chiese, patrie e “la democratica ragion di Stato”. Ne racconteremo qualcosa nelle prossime 4 puntate.
L’immagine qui sopra invece è rubata a Jacek Yerka, molto amato in codesta “bottega”