Marco Lodoli: «Se devo dì la cosa che…»

238esimo appuntamento con “la cicala del sabato” (*)

Se devo dì la cosa che me manca,
la prima nel registro dell’assenti,
subbito te direi la vespa bianca,
quella che me portava ai quattro venti
quanno che l’anima ammosciata, stanca
che regge er tempio de’ cori scontenti
diceva cazzo stai a fa su sta panca,
ma nun lo vedi proprio, nun lo senti?
Ma cosa, dove? ‘N ciò gnente de fa,
nun m’aspetta nessuno, mo ‘ndo vado?
Accendi sto vespino e daje gas,
mica vorrai ammuffi ‘n’un metro quadro,
ruba co l’occhi tutta sta città,
che la tristezza è guardia e tu sei ladro.

[da «Vabbé»]

(*) Qui, il sabato, regna “cicala”: libraia militante e molto altro, codesta cicala da oltre 15 anni invia ad amiche/amici per 5 giorni alla settimana i versi che le piacciono; immaginate che gioia far tardi la sera oppure risvegliarsi al mattino trovando una poesia. Abbiamo raggiunto uno storico accordo: lei sceglie ogni settimana i versi da regalare alla “bottega” e io posto. Perciò ci rivediamo qui fra 7 giorni. [db]

 

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