MATT SEDILLO in ITALY
Sandro Sardella presenta Matt Sedillo
non posso non scrivere ancora del poeta chicano agit-prop di
Los Angeles che in questo maggio in giro per l’Italia sta presentando
il suo libro tradotto da Anna Lombardo per le Edizioni Ensemble di
Roma : “Vite derubate, Terra derubata – Falciando foglie d’erba &
Città al secondo piano”.
nella Bottega una mia nota d’acqua uscì l’estate scorsa dopo averlo
incontrato all’Elba Poetry Festival .. ed è un piacere vedere che un
editore italiano si è avventurato a proporre un poeta di lotta .. Matt
Sedillo (El Sereno, Los Angeles, 1981) da tempo.. oltre le camarille
istituzionali .. è riconosciuto come uno dei maggiori poeti di impegno
civile negli USA .. la sua poesia martellante toglie il silenzio attorno
alla crisi del sistema capitalistico .. alla emigrazione inarrestabile e
clandestina dal Mexico .. allo sfruttamento dei migranti .. al razzismo
.. all’ipocrisia devastante dell’american way fondata sul potere
poliziesco e sulle guerre di aggressione .. le sue parole che gridano
nelle strade polverose e plastificate del cuore dell’impero d’occidente
sono parole che scuotono la cecità e la sordità che paralizza i cuori
e le menti degli stessi sfruttati ..
Matt Sedillo .. come Jack Hirschman e Amiri Baraka .. è uno street
poet militante ..
nelle ferite della sua gente la sua poesia risuona vibrante .. apre al
continuare a sognare e lottare per un altro mondo possibile ..
(l’edizione italiana raccoglie testi dalle edizioni originali pubblicate
da “Flowersong Press – McAllen, Texas : “Mowing Leaves of Grass”-
2019 e “City on the Second Floor – 2022)
*
Città al Secondo Piano
C’è una città al secondo piano
Una meta internazionale
Il cui ingresso è vietato
A tutti quelli che appaiono
Troppo poveri per viaggiare
Dove il commercio incrocia
Ponti di filo metallico e cemento
Appena sopra il lampione
Nasce un’economia di scala
Dove edifici e uffici
Si connettono per disconnettersi dal mondo sottostante
Qui
Nello spazio tra
Lavoratore e destinazione
La conversazione fa girare il profitto
E nessuno si muove senza motivo
E nessuno parla senza scopo
Qui
La parola è nata morta
Una merce
E il mondo nasce morto
Mentre si lavora sodo per spendere i salari
In imitazioni a buon mercato
Del loro sfruttamento
Arroganti
Deliranti
Morti che camminano
Sognano ridacchiando
Di un superattico
Che mai raggiungeranno
Mentre guardano giù dalle terrazze
Verso la strada sottostante
*
Il mare
Qualunque cosa facciamo
Rende solo la tempesta più forte
C’è terra sott’acqua
E anche lì perforiamo
I capitalisti sognano pozzi senza fondo
Poi pisciano e cagano la plastica del letto
Tutta la vita è iniziata nell’oceano
E anche lì uccidiamo
Ci sono montagne sott’acqua
Pure delle città, io immagino
Arrogante e delirante, che
Un giorno il mare ci inghiottirà completamente