Merda secca, 5 notizie e un dubbio
1) Un repubblichino anzi molti; 2) Gerardo Bianco mi istiga; C) scout; 4) Bagnasco parla e io son scemo; 5) Expo; 6) ma di merda è meglio parlare o invece…?
1.
La presidente della Camera, Laura Boldrini, ha subito chiarito che lei non c’entra col premio alla memoria del repubblichino Paride Mori. E’ vero, «l’individuazione dei soggetti cui attribuire le medaglie spetta a una commissione istituita presso la presidenza del Consiglio, che le ha consegnate a margine della cerimonia per la Giornata del ricordo». Il medagliato viene spacciato come «capitano dei bersaglieri» ma Paride Mori fu un ufficiale del battaglione Bruno Mussolini, inquadrato nelle Ss tedesche fra il ’43 e il ’45. Per lui «non vale l’attenuante della casualità, usata spesso per i giovanissimi arruolati nella Rsi, essendo un ufficiale sui 40 anni» spiegò tempo fa Fabio Todero (dell’Istituto per la storia del movimento di Liberazione del Friuli Venezia Giulia) quando un incauto Comune gli intitolò una via.
Alcune/i di noi credevano che i nostri padri-madri o nonne/i avessero combattuto contro di loro (i nazifascisti) per riconquistare la libertà. Sbagliavamo. E infatti non è successo alcunché: le cariche pubbliche concedono la medaglia, poi davanti alle proteste non battono ciglio.
Del resto di premi, monumenti, vie, persino sacrari (ad Affile, come si sa, per il boia Rodolfo Graziani) l’Italia è piena. Se ne lamentano le associazioni partigiane (e pochi altri) mentre se ne vantano fascisti e simili canaglie. Sarà il caso di muoversi?
2.
Il 10 marzo Gerardo Bianco, presidente dell’Associazione degli ex parlamentari, dichiara a «24 Mattino» (su Radio 24): «Con il vitalizio di 3500 euro al mese riesco a vivere dignitosamente, ma a questa somma non si può sottrarre neanche mezzo euro, altrimenti dovrei fare la fila alla mensa di Sant’Eustachio».
Mi astengo da ogni commento e persino dal pensare qualcosa al riguardo perché ogni mia attività emotiva e/o mentale va nella direzione di quelle che vengono definite «istigazioni a commettere reati».
3.
Leggo che i presidenti dell’Agesci (Marilina Laforgia e Matteo Spanò) cioè degli scout cattolici hanno stipulato un accordo con la Marina militare per organizzare insieme «progetti di educazione ambientale» rivolti ai giovani. Ci sono state molte proteste dentro l’Agesci da sempre su posizioni pacifiste. La risposta di Laforgia-Spanò è splendida: «la Marina è una forza armata di pace, non fa la guerra». Se mai avrò i soldi per realizzare un piccolo museo dei senza vergogna non mancherò di dar spazio a Laforgia-Spanò.
4.
Forse faccio una domanda scema ma perché Bagnasco può dire tonnellate di bugia sulla «dittatura del gender»? Segue una domanda ancora più imbecille: sarà un caso che Forza Nuova e i vari gruppi nazifascisti dicono le stesse cose? La terza domanda è veramente idiota: c’è un legame fra menzogne/odio contro “i diversi” e le aggressioni che subiscono? La quarta domanda mi vergogno persino a farlo da quanto è stupida: e noi stiamo a guardare?
5.
Nestlè è acqua ufficiale all’Expo, Cocacola è partner, McDonald’s dentro Expo ha il più grande ristorante. Cibo sano e sicuro? Faccio mie le parole di Emilio Molinari e Vittorio Agnoletto: «sarebbe come far diventare Erode testimone dell’Unicef».
6.
Domando a me stesso (e a chi passa da qui): ma ha senso lasciar spazio in «bottega» a tutta questa merda – purtroppo solo un piccolissimo riepilogo in realtà – o bisogna fare il contrario? Cioè cercare e raccontare le “buone” notizie e soprattutto le buone pratiche? E nel caso… chi aiuta la nostra piccola redazione?
Da parte mia aggiungo:
Sostiene oggi Luigi Di Maio del Movimento 5* ( vicepresidente della Camera) a proposito della manifestazione nazionale a Roma – di ieri domenica – della FIOM, in un’intervista oggi leggibile sul quotidiano La Repubblica ” …… e prendiamo atto del fallimento di una struttura – il sindacato –che non ha più senso di esistere. Come le ideologie”.
Stante il “ Di Maio pensiero” i lavoratori dipendenti non dovrebbero più organizzarsi in strutture sindacali……poiché , si suppone, “ a tutto “ nella sua immensa “ magnanimità” ci pensa il datore di lavoro.
Si tranquillizzi e si rassegni il deputato dei 5* in queste sue foghe reazionarie. E’, più o meno, dall’ultimo decennio del 1800 che questo pensiero è un fisso padronale e di tutti i poteri forti più o meno fascistoidi. E’ stato tentato di tutto, anche le violenze più crude, ma poi il movimento dei lavoratori è sempre risorto.
Così è, e così sarà. Il suo Movimento passa ( come già avvenuto per tant’altri nella storia)…..i lavoratori e le proprie organizzazioni sindacali rimangono, in difesa delle proprie condizioni di lavoro, di diritti e reddito, contro tutte le forme di sfruttamento.
salve a tutti,
in merito alla prima notizia vorrei segnalare il link collegandosi al quale – sul Sito Change.org – è possibile firmare la Petizione per la revoca immediata dell’onorificienza concessa alla memoria del fascisrta repubblichino Paride Mori:
https://www.change.org/p/al-presidente-del-consiglio-dei-ministri-matteo-renzi-revoca-medaglia-a-paride-mori?recruiter=49818198&utm_source=share_petition&utm_medium=email&utm_campaign=share_email_responsive
Mi risulta sia difficile farla revocare, nel senso che una volta concessa è concessa e amen, ma se firmiamo in tanti forser riusciamo “a spostare la montagna”.
“ORA E SEMPRE RESISTENZA!!”
Ugo Fanti – Sezione ANPI “Auerelio-Cavalleggeri Galliano Tabarini”, Roma.
Salve a tutti,
torno nuovamente sulla storiaccia della medaglia concessa alla memoria del repubblichino Paride Mori per riportare quanto dichiarato al riguardo da Carlo Smuraglia, Presidente nazionale dell’ANPI:
L’Anpi: “La medaglia al fascista Mori va revocata”
25 marzo 2015
È stata riconvocata qualche giorno fa la Commissione competente per il riconoscimento al repubblichino Paride Mori, allargata anche ad altre presenze, fra cui quella dell’ANPI; in rappresentanza del Presidente, Carlo Smuraglia, ha assistito alla riunione Gianfranco Pagliarulo, membro del Comitato Nazionale, che non ha mancato di ribadire che l’ANPI, non facendo parte della Commissione, poteva dare solo un contributo di opinioni, avendo cercato di acquisire qualche elemento sulla incredibile vicenda. Non ha mancato altresì di confermare il convincimento già espresso anche in questa sede, che medaglie o riconoscimenti “per il sacrificio alla Patria” non possono essere, in via di principio, attribuite a chi ha combattuto alle dipendenze di una sedicente ed illegale Repubblica, contrastando coloro che si battevano per la libertà e la democrazia.
Per di più, nel frangente, è emerso (v. l’articolo di Alessandro Fulloni su corriere.it intitolato: “Foibe, 300 fascisti di Salò ricevono la medaglia per il giorno del ricordo”), che numerose altre attribuzioni di riconoscimenti e medaglie, sempre in base alla legge istitutiva della “Giornata del ricordo” sarebbero state effettuate anche in passato, con criteri che l’ANPI ritiene – se confermati – assolutamente inaccettabili e contrastanti con la reale finalità di quella legge e con la stessa Costituzione.
La Commissione si è aggiornata, ritenendosi da parte di alcuni componenti, che vi fosse la necessità di acquisire elementi più certi sulla figura di Mori e sulla dinamica della sua scomparsa. L’ANPI tiene a ribadire che, in ogni caso, quali che siano le risultanze ulteriori, quella medaglia e per di più con quella motivazione, non poteva essere data e dunque va revocata.
Commenta Carlo Smuraglia, è presidente nazionale dell’Anpi: “Siamo nel settantesimo della Liberazione e si stanno predisponendo iniziative, da parte di Ministeri e del Parlamento, per dare un riconoscimento a chi ha combattuto per la libertà. Sarebbe veramente incredibile, e addirittura offensivo, che si premiasse, contemporaneamente, chi si è “sacrificato” per l’illegittima Repubblica di Salò e dunque in favore della prosecuzione di una disastrosa dittatura, che tanti lutti e danni ha recato al nostro Paese. Sarebbe veramente spiacevole che qualche partigiano a cui si vuol dare un riconoscimento, si sentisse moralmente tenuto a rifiutarlo, se in contemporanea, si continuasse a premiare i fascisti e in particolare i repubblichini”.
“Sento parlare in questi giorni – aggiunge Smuraglia – di “pacificazione”; ma non riesco a capire di che cosa si tratti: noi non siamo in guerra con nessuno e siamo ben lontani dall’idea di fomentare odio, ma non possiamo consentire che si manometta la storia; la quale ci insegna che una guerra di Liberazione, combattuta da uomini e donne coraggiosi, col concorso di tante persone che hanno partecipato in molte forme diverse, ma tutte ugualmente importanti; molti, per la nostra libertà, hanno sacrificato la propria vita”.
“Dall’altra parte, c’erano i tedeschi (e son ben note le efferatezze compiute da molti di loro); ma c’erano anche i fascisti, che combattevano per conservare la dittatura e il fascismo e che non furono inferiori, in fatto di barbarie, in molte occasioni, ai tedeschi peggiori. Questa è la realtà storica, che non può essere superata da nessuna “pacificazione”; e soprattutto non può essere violentata offrendo ricompense e riconoscimenti a chi si trovava dalla parte “sbagliata”, perpetuando la tragedia del ventennio fascista ed i disastri e le persecuzioni da esso create”.
“Ci aspettiamo, dunque – conclude il presidente dell’Anpi – che si compia un’attenta verifica, non tanto e solo sul caso Mori, che – a nostro avviso – è chiarissimo (e il riconoscimento va revocato), quanto sui numerosi casi di cui si è scritto di recente sulla stampa, in cui la consegna di medaglie a non meritevoli appare come inaccettabile (e dunque andrà revocata) alla luce dei principi e dei valori consacrati nella nostra Costituzione”.
http://www.anpi.it/lanpi-la-medaglia-al-fascista-mori-va-revocata/
Ugo Fanti, Roma
LEGGO IN RETE
Sospendere l’applicazione della legge 92/2004 (quella che ha istituito la Giornata del ricordo) e naturalmente revocare la medaglia concessa all’ufficiale fascista Paride Mori. E’ quanto chiede la segreteria nazionale dell’Anpi in un documento approvato oggi 2 aprile in http://www.anpi.it/sospendere-la-legge-che-assegna-medaglie-a-chi-non-le-merita/
Salve a tutti,
torno sulla vicenda della concessione della “Medaglia del Ricordo” alla Memoria del repubblichino Paride Mori, per segnalare che è iniziato l’iter di revoca dell’oniorificenza.
http://www.anpi.it/revocata-la-medaglia-al-repubblichino-paride-mori/
I familiari possono ( e certamente lo faranno) fare Ricorso e quindi dobbiamo conttinuare a vigilare e fare di nuove pressione se necessario.
Ugo Fanti, Sezione ANPI “G.Tabarini”, Roma