Voglio uno sciopero…
una poesia di Gioconda Belli presentata da Maria Rosaria Baldin
Voglio uno sciopero dove incontrarci tutti.
Uno sciopero di braccia, di gambe, di capelli,
uno sciopero che nasca in ogni corpo.
Voglio uno sciopero
Di operai, di colombe
Di autisti, di fiori
Di tecnici, di bambini
Di medici, di donne.
Voglio un grande sciopero,
che arrivi sino all’amore.
Uno sciopero dove si fermi tutto,
l’orologio, le fabbriche
lo stabilimento, le scuole
l’autobus, gli ospedali
la strada, i porti.
Uno sciopero di occhi, di mani, di baci.
Un grande sciopero dove non sia permesso respirare,
uno sciopero dove nasca il silenzio
per ascoltare i passi
del tiranno che si allontana.
Gioconda Belli – Nicaragua 1976
Sono nata a Sandrigo, paese in provincia di Vicenza dove vivo.
Nonostante un diploma di contabilità, mi sono sempre interessata più alla letteratura che alla matematica.
Seguo da sempre le tematiche ambientali, le problematiche legate agli squilibri nord-sud del mondo, al consumo critico e consapevole, alla difesa dei diritti dei più deboli e alla costruzione della pace. Per quindici anni ho lavorato negli sportelli immigrazione della provincia di Vicenza. Nel 2009 la casa editrice La Meridiana ha raccolto la mia esperienza nel libro “Avanti il prossimo”. Dal 2009 gestisco il blog La Bottega delle Storie; inoltre collaboro con riviste e siti online. Organizzo percorsi di scrittura autobiografica e di raccolta di storie di vita. Mi sento in continua ricerca e penso che la spirale, con il suo percorso circolare aperto, lo rappresenti molto bene.
Gioconda Belli resta sempre la mia preferita! Non smetto mai di consigliare a tutti la lettura di due suoi libri: “La Donna Abitata” e “Il Paese sotto la pelle”.
Sono d’accordo. E’ una scrittrice fantastica, una donna meravigliosa.
Concordo.
Grazie, Maria Rosaria.
c.
commovente