a cura di Mauro Antonio Miglieruolo
Ritorniamo a noi. A esempio, alla copertina di Urania Rivista citata nell’articolo delle ore 12.
Quella che affretto a postare:
ottenuta mercé la perseverante attività di scannerizzazione di Stefania Guglielman
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Di questa ineffabile e in gran parte sconosciuta serie Luigi Petruzzelli, per le Edizioni della Vigna (http://www.edizionidellavigna.it/collane/COL/001/COL001.htm) ha prodotto una ristampa che credo sia quasi andata esaurita. Invito tutti a procurarsela. Godimento del collezionista, non spiacerà al neofita, trattandosi di una preziosità grafica, esageratemente ingenua, che val la pena custodire.
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E ora una vera perla. Preferita per semplicità e primitivismo fantascientifico. Un pragramma narrativo, quasi un manifesto, condensato in pochisimi particolari.
Sottolineo la mano viola e la pistola con il tappo di sughero. Rappresentazione quasi teatrale che tutto chiede all’ingenuità e credulità del lettore. E tutto ottiene.
Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.
Le copertine sono belle, diciamo che sono poco “femminili” non saprei come dirlo altrimenti, nel senso attraggono poco le donne.