Morena Fanti – Buone nuove dagli editori
Stiamo sempre a blaterare che gli scrittori non sono considerati, che gli editori non sono attenti agli esordienti, non leggono i manoscritti che ricevono e, comunque, non rispondono mai alle mail degli ‘scrittori’, veri o presunti che siano [ma se uno scrive una mail si può già considerare scrittore?].
Ho deciso, quindi, di inaugurare una nuova rubrica in cui segnalerò le ‘buone nuove’ che mi arriveranno dagli editori. È inutile raccontare sempre i comportamenti negativi: diamo invece lustro alle positività, perché non è vero che gli editori non rispondono mai.
Dunque, vediamo, da dove posso iniziare?
Ecco: mesi fa spedii una raccolta di favole, scritte da tanti autori e raccolte sul web – anzi spedii solo una breve presentazione per chiedere se potevo inviare il testo -, curata da Cristina Bove e dalla suddetta, a parecchie case editrici. Devo dire che molte tra loro, La Penna Blu ad esempio, risposero – dicendo che la cosa non rispondeva al momento con la linea della casa editrice, ma è comunque una risposta. Mi pare anche gentile dirlo: almeno si sa che la mail è stata ricevuta e letta.
Qualcuna tra queste case editrici ha anche chiesto di leggere tutto il file (Sorrisi di Carta l’ha richiesto, l’ha letto e ha anche detto cosa ne pensava. Stessa cosa Orecchio acerbo editore. Anche loro gentilissimi) e qualcuna si è pure detta interessata.
Anzi, una in particolare ha scritto: “Siamo lieti di comunicarLe che abbiamo visionato il Suo manoscritto e lo troviamo interessante per un possibile inserimento all’interno del nostro catalogo 2010/2011. Le chiederei d’indicarmi un programma e/o degli eventi da affiancare a quelli della nostra casa editrice in maniera tale da poter promuovere maggiormente il testo (e questa mi pare anche una richiesta intelligente) e se desiderate (desiderate: lo traduco per chi non è pratico della lingua) acquistare qualche copia del volume (anche questo ci sta: per una casa editrice piccola stampare 300 o 500 copie fa la differenza suppongo). Seguirà copia del contratto che dovrà essere debitamente compilato e restituito mezzo posta. La prego di rispondere a questa mail entro 7 giorni dalla ricezione della presente.”
Così, mi impegno a un giro di mail, comunicazioni, raccolta idee ecc.
Quando ho raccolto tutti i dati richiesti – molte idee per iniziative e presentazioni e la richiesta di 80/100 copie del libro -, scrivo di nuovo alla casa editrice e comunico il tutto. Passano le settimane e, siccome non vedevo risposta, nonostante la richiesta perentoria di mandare tutto entro sette giorni!, ho scritto di nuovo chiedendo se avevano ricevuto la mia mail. La risposta è stata: “Abbiamo ricevuto la mail. Non appena abbiamo (sic) la possibilità La contatteremo.”
Aspetto ancora e, dopo qualche settimana, finalmente arriva un’altra mail: “Abbiamo provveduto nel far visionare dalla nostra redazione il Suo scritto. Purtroppo dobbiamo comunicarLe che non rientra nei nostri parametri di pubblicazione.” (ma allora chi mi aveva scritto prima? La donna delle pulizie?).
Si aprono molte domande. Una per tutte: Forse è meglio quando non rispondono?
http://morenafanti.wordpress.com/
.
.
.
per informazioni e invio testi:
clelia pierangela pieri – xdonnaselva@yahoo.it
luigi di costanzo – onig1@libero.it
ahahah!
Clelia le poesie non ce la fanno,ma tutto il resto romanzi favole scritti antagonisti,Odradek di Claudio del Bello lo pubblica,sono indipendenti e rifiutano qualunque contributo statale anche quello sulla carta. Fatemi sapere che vi metto in contatto,sono Compagni ed Amici speciali. Marco
Grazie Marco, spero che Morena ti abbia letto e che ti metta in contato con te.
Altrimenti riferisco le tue parole.
Grazie Marco e grazie a te, Morena, per i tuoi contributi sempre a strattonare l’attenzione in ambito editoriale.
c.
ehm… “si” metta in contatto con te.
Grazie a te, Clelia, e a Daniele per l’ospitalità.
Mi fa piacere essere qui.
Grazie a Marco per la dritta. Vado a vedere (di nuovo) il sito di Odradek, ma credo che il mio testo non sia per loro appetibile… mi pare che sia lontano dalla loro linea editoriale.