di Pabuda
morendo
una volta sola nella vita
non sappiamo davvero
come si fa:
manca un’esperienza,
un buon esercizio,
un’idea chiara precedente
per morire bene,
come bene s’è vissuto,
con calma,
con coraggio, con stile
e tutto quanto.
non avendolo mai fatto prima,
rimane solo lo spavento
che sempre ci prende
alla prima volta d’ogni cosa.
Pabuda è Paolo Buffoni Damiani quando scrive versi compulsivi o storie brevi, quando ritaglia colori e compone collage o quando legge le sue cose accompagnato dalla musica de Les Enfants du Voudou. Si è solo inventato un acronimo tanto per distinguersi dal suo sosia. Quello che “fa cose turpi”… per campare. Tutta la roba scritta o disegnata dal Pabuda tramite collage è, ovviamente, nel magazzino www.pabuda.net
eheheh Wittgenstein diceva “la morte non è un’esperienza”…
Bella poesia. Forse si può mitigarne la dura verità imparando da chi ci ha preceduto.