Multato per aver esposto uno striscione contro il genocidio a Gaza

È accaduto al mercato nel comune di Desio(Monza/Brianza), dove i carabinieri hanno sanzionato un apicoltore con una multa da 430 € per esposizione di striscione non autorizzato.

di Radio popolare (*)

 

È l’assurda storia successa a Marco Borella, un apicoltore che al mercato di Desio, in provincia di Monza e Brianza, aveva esposto come ogni settimana sul suo banchetto del miele uno striscione con scritto sopra “stop bombing Gaza, stop genocide”.

Qualcuno però lunedì mattina ha chiamato i Carabinieri che hanno intimato a Marco di togliere lo striscione, pena una multa da 430 € per “propaganda politica non autorizzata”. Lo striscione è rimasto al suo posto e Marco ha preso la multa.

“Si tratta di uno striscione legittimo, finalizzato a veicolare – ha dichiarato Marco Borella a Radio Popolare – «un messaggio non di odioma l’invocazione per una pace immediata e una ‘giustizia giusta’

Nei prossimi giorni farà ricorso contro questa sanzione, ma intanto la repressione ha già ottenuto un risultato: Marco rischia di prendere ogni volta una multa e per questo probabilmente non esporrà più lo striscione.

(*) Ascolta il podcast: https://www.radiopopolare.it/puntata/?ep=popolare-clip/clip_14_10_2024_19_09

PS: Nella giornata di oggi martedì 15 la multa a Marco Borella è diventata un caso nazionale riportato da molti organi di stampa, a seguito dell’indignazione provocata dal comportamento liberticida della forza pubblica, che si inserisce in un brutto clima per chi chi critica Israele o (come in questo caso) semplicemente e chiede lo stop ai bombardamenti. Riportiamo anche il comunicato di solidarietà, che diventa un appello, dell’ANPI di Dergano (Milano) 

“STOP BOMBING GAZA
STOP GENOCIDE
Uno, dieci, cento, mille striscioni come quello esposto da Marco Borella, apicoltore Api e Nanni Apicoltura al mercato di Desio, in provincia di Milano.
Per aver esposto questo striscione sopra il suo banco è stato multato di 430 euro.
Questa è repressione del #dissenso. Questo è #fascismo.
Esponiamo anche noi questo striscione fuori dalle nostre case, dai nostri luoghi di lavoro, facciamo sentire la vostra voce contro questa guerra contro il popolo palestinese.”  https://www.facebook.com/ANPIDerganoMI
Redazione
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2 commenti

  • Interrogazione scritta al Ministro dell’Interno e al Ministro della Difesa.
    MAGNI, DE CRISTOFARO

    Premesso che:
    da notizie di stampa si apprende che nella giornata del 14 ottobre u.s. a Desio, in Brianza, durante il mercato settimanale nell’Area Mercato Desio Sud in via Prati, Marco Borella, un apicoltore di Caslino d’Erba (CO) dell’azienda agricola “Api e Nanni”, che presenziava – munito di regolare licenza – con il suo banco al mercato, è stato multato per aver esposto uno striscione, apposto frontalmente sul banco di vendita, nel quale si leggevano le seguenti parole: “Stop bombing Gaza Stop genocide”;
    la sanzione di 430 euro è stata contestata da due Carabinieri, i quali inizialmente avrebbero intimato all’apicoltore di togliere lo striscione che a loro dire avrebbe costituito propaganda politica non autorizzata, mostrando sul cellulare all’uomo il testo del comma 4 bis dell’articolo 23 del Codice della Strada e paventando il rischio di sequestro del banco e di incorrere in sanzioni penali più gravi qualora avesse rifiutato la rimozione dello striscione. In seguito al rifiuto manifestato dall’apicoltore avrebbero telefonato e fatto intervenire un terzo collega di grado superiore, in presenza del quale, e sotto sua dettatura, uno dei primi due ha compilato il verbale, nel quale non si fa più riferimento al comma 4-bis ma ai commi 1 e 11 del suddetto articolo 23 C.d.S.
    In sostanza quindi nel verbale sarebbero contestate più violazioni del Codice della Strada relative all’articolo 23 C.d.S. il quale impone il divieto di collocare insegne, cartelli, manifesti, impianti di pubblicità o propaganda, segni orizzontali reclamistici, sorgenti luminose, visibili dai veicoli transitanti sulle strade, che per dimensioni, forma, colori, disegno e ubicazione possano ingenerare confusione con la segnaletica stradale, ovvero possano renderne difficile la comprensione o ridurne la visibilità o l’efficacia, ovvero arrecare disturbo visivo agli utenti della strada o distrarne l’attenzione con conseguente pericolo per la sicurezza della circolazione. Il tutto nonostante il fatto che lo striscione fosse esposto alle spalle della strada e rivolto verso il centro del piazzale del mercato interdetto alla circolazione e che dunque in nessun modo possa aver turbato o distratto gli utenti della strada;
    considerato che, se confermato, l’accaduto costituirebbe un pericoloso antecedente, rappresentando l’operato delle forze dell’ordine intervenute, un vero e proprio abuso di potere e nei confronti dell’apicoltore si sarebbe verificata una pericolosa e inaccettabile limitazione al suo diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero. Evidente in tal caso la violazione degli articoli 2 e 21 della Costituzione;
    considerato inoltre che, anche se l’uomo, come si apprende dai giornali, procedesse per vie legali e impugnasse vittoriosamente la sanzione comminata, difficilmente potrà tornare ad esporre lo striscione contestato liberamente e senza paura di una nuova sanzione;
    a parere dell’interrogante, è opportuna una netta presa di distanza da parte delle Istituzioni competenti con riguardo a episodi, come quello accaduto a Desio, di palesi abusi di potere da parte delle forze dell’ordine in violazione ai diritti fondamentali costituzionali, come di certo è quello di manifestare liberamente il proprio pensiero politico.
    Tutto ciò premesso e considerato, si chiede di sapere:
    se il Ministro interrogato sia a conoscenza della vicenda di cui in premessa; se non ritenga opportuno intervenire nel caso descritto per verificare la legittimità dell’operato delle forze dell’ordine intervenute e nel caso siano accertate violazioni ai propri doveri professionali e/o un uso abnorme del potere pubblico, attivarsi affinché si intervenga nei loro confronti anche a livello disciplinare; come intenda intervenire per garantire nel Paese un clima di sereno confronto democratico nel quale a ciascun cittadino sia consentito di manifestare liberamente il proprio pensiero politico.

    #AlleanzaVerdiSinistra
    #SinistraItaliana
    Tino Magni
    Peppe De Cristofaro

  • SANZIONE ANNULLATA Quando la mobilitazione paga
    Desio, apicoltore multato per lo striscione pro Palestina al mercato: sanzione annullata
    https://monza.corriere.it/notizie/cronaca/24_ottobre_16/desio-apicoltore-multato-per-lo-striscione-pro-palestina-al-mercato-sanzione-annullata-3e3604bc-3fa3-4efa-8a0d-ddc4b34eexlk.shtml

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