Nicaragua 2020: il Covid-19 e i suoi fratelli
Ogni settimana sono centinaia i contagiati, con relativi decessi, in Centroamerica, ma secondo l’orteguismo il Nicaragua non avrebbe più di 50-60 positivi al giorno.
di Bái Qiú’ēn
Foto: https://www.agenciaocote.com/
tened presente que a todos se puede engañar con el tiempo, pero con el tiempo no se puede engañar a todos
Augusto Nicolás Calderón Sandino, Manifiesto de San Albino, 1° luglio 1927
Da quattro mesi, il Nicaragua vive una situazione unica nel panorama mondiale della pandemia. I laconici bollettini settimanali del Ministero della salute (Minsa), emessi ogni martedì alle ore 12, registrano 50/60 nuovi contagiati e un solo decesso. Più regolare di un orologio svizzero.
Ai dubbiosi e agli scettici, suggeriamo di consultare i suddetti bollettini sul portale ufficiale “El 19 digital”.
Per quanto sia evidente a chiunque, vale la pena ricordare che il fatto di contrarre una qualunque infermità, prescinde dal sistema sanitario, sia esso ottimo, buono, sufficiente o scarso. Il quale interviene solamente in un secondo momento, rispetto alla malattia conclamata. Per curare, non per prevenire. La prevenzione non compete alle strutture ospedaliere, in nessun paese al mondo.
Per non riferirci alla situazione europea attuale, che tutti stiamo vivendo sulla nostra pelle, basta confrontare questi dati con quelli relativi agli altri paesi dell’area. Ogni settimana sono centinaia i contagiati, con relativi numerosi decessi.
Solamente il 4 gennaio 2020:
Guatemala: 181 nuovi contagiati e 2 decessi
Honduras: 29 nuovi contagiati e 1 decesso
El Salvador: 284 nuovi contagiati e 6 decessi
Costa Rica: 3.155 nuovi contagiati e 44 decessi
Panamá: 2.494 nuovi contagiati e 57 decessi
Ripetiamo: sono dati relativi a un solo giorno.
Come sia possibile che questo maledetto virus si comporti in modo del tutto anomalo solamente in un paese, quando in tutto il resto del mondo sta facendo una strage, esula da ogni ragionamento logico. Nessun medico degno di questa qualifica è in grado di fornire una spiegazione “scientifica” al fenomeno.
L’indipendente Osservatorio cittadino, formato da medici specialisti infettivologi e virologi,
conteggia al 23 dicembre 2020 ben 11.935 casi sospetti di Covid-19. Casi sospetti, non contagiati effettivi. Questa organizzazione è ovviamente catalogata come “di destra” e bugiarda. Che non sia filogovernativa è indubbio, ma fin dall’inizio della pandemia ha però diffuso fra la popolazione le norme minime per proteggersi dal contagio, soprattutto mascherine e distanziamento, cosa che il Governo ha fatto solo a partire dalla fine di aprile. Un mese e mezzo dopo il primo decesso ufficiale attribuito al virus.
Nessuna difesa d’ufficio da parte nostra di questo Osservatorio. E, per par condicio, nessuna difesa d’ufficio per il Governo.
Proviamo però ad analizzare alcuni dati statistici ufficiali forniti dal Minsa il 4 gennaio, che
comunque non fornisce alcun dato sul Covid-19… heu pudor! (il link alla “Mappa della salute” è in fondo al testo).
Nel 2020 i ricoveri ospedalieri per polmonite sono stati 12.462. Nel 2019 furono 32.632.
Significa che solamente un terzo circa ha contratto questa patologia, rispetto allo scorso anno. Per completezza dell’informazione, occorre aggiungere che i ricoveri per infezione acuta alle vie respiratorie nel 2020 sono stati 2.994, rispetto agli 11.499 del 2019.
Se si sommano i ricoveri nel 2019 per polmonite e infezione alle vie respiratorie si ottiene la rispettabile cifra di 44.131 casi. Mentre nel 2020 sono stati solamente 15.456.
Ottimo risultato per il Governo “Socialista, cristiano e solidale”: significa che si è concretizzata una prevenzione maggiore.
Però, c’è un però. Più grande del vecchio grattacielo terremotato del Banco de América.
Nel periodo da gennaio ad agosto, sempre secondo i dati ufficiali del Minsa, i decessi per polmonite nel 2010 sono stati 2.612. Rispetto ai 539 dello stesso periodo del 2019.
Una cifra cinque volte maggiore, non è una bazzecola. Soprattutto in considerazione del fatto che sono drasticamente diminuiti i ricoveri. E la stessa vicepresidenta Rosario Murillo afferma che l’incremento è stato di ben sette volte. Probabilmente le hanno fornito i dati relativi all’intero anno, ma a noi sono al momento ignoti. Oppure, è un numero nato dalla sua sfrenata passione per l’occultismo e per tutto ciò che è trascendente…
Com’è possibile che i ricoverati siano drasticamente diminuiti, mentre si assiste a un esponenziale incremento dei decessi? Non esiste alcuna possibile spiegazione medico scientifica a questa anomalia (chiamiamola così, per carità di Patria).
Per quanto risulti evidente che i dati dell’Osservatorio cittadino si riferiscano al totale dei casi di polmonite, dei quali solo una parte può essere catalogata come Covid-19 (piccola o grande che sia), e poiché il Minsa non fornisce alcuna spiegazione all’incongruità dei suoi dati statistici, è legittimo dubitare che il numero dei contagiati dal virus sia decisamente superiore a quello dichiarato ufficialmente (4.829 casi dall’inizio della pandemia al 29 dicembre 2020). E, di conseguenza, pure il numero dei decessi dichiarati. “Eliminato l’impossibile, ciò che resta, per quanto incredibile, non può essere che la verità”, direbbe un famoso investigatore privato.
Alla fine del settembre scorso, il colombiano trapiantato in Nicaragua Jorge Capelán ha fornito al colto e all’inclita una spiegazione a questo strano fenomeno: bisogna distinguere fra i decessi “per covid” e i decessi “con covid” (Nicaragua, el país que no se tragó la píldora azul de la covid-19).
Con l’uso di due preposizioni semplici (semplici in tutti i sensi) è riuscito a distruggere secoli di scienza medica, da Esculapio a oggi. Per lui è chiarissimo: se hai un tumore e contrai il virus, muori per il tumore, non per il virus, il quale non incide per nulla sulla patologia pregressa.
Les jeux sont faits, rien ne va plus… Purtroppo per lui, qualunque studente di medicina al primo esame sa bene che l’unica e vera causa di morte, sempre e comunque, è l’arresto cardiaco. A prescindere dalle patologie che lo provocano (comorbilità, per usare un parolone del gergo medico). Ma, questo, Capelán lo ignora bellamente, non essendo un esculapio, bensì un semplice propagandista di regime. Non sappiamo se il suo naso subisca allungamenti, ma di certo è un esperto nel gioco delle tre carte… però non sempre il banco è destinato a vincere.
http://mapasalud.minsa.gob.ni/mapa-de-padecimientos-de-salud-de-nicaragua/
Il dato attualizzato ad oggi del Johns Hopkins è di 166 decessi per il Nicaragua.
L’Oms considera questi dati come ufficiali.
Nell’articolo in questione si parla di opinioni senza nessun riferimento a questi che sono gli unici dati ufficialmente riconosciuti.
Qualsiasi dato fornito da qualsiasi governo è “ufficiale” per definizione. Naturalmente ciò non significa che sia veritiero, o plausibile, o credibile. Al momento manca qualsiasi spiegazione scientifica del fatto che il Nicaragua dichiari numeri irrisori di contagi e decessi, mentre al contempo è l’unico paese in America Latina il cui governo ha promosso una valanga di eventi di massa senza alcuna forma di contenimento e distanziamento (vedi le foto degli eventi per le festività di fine anno). Non ci sono nemmeno dati sui tamponi effettuati e i positivi rilevati. Questi i fatti. Poi certo si può credere all’informazione ufficiale di qualsiasi governo e considerare agenti del nemico coloro che esprimono valutazioni diverse.
il dato dei 4.829 casi di covid-19 dall’inizio pandemia è fornito dal bollettino del Minsa del 29 dicembre. l’ultimo in ordine di tempo al momento della stesura dell’articolo. per cui è quello ufficiale (v. El 19 digital)
nell’articolo non diamo alcuna cifra dei decessi per covid-19. per cui, non capiamo la ragione di parlare di dati ufficiali su ciò. l’unico riferimento che facciamo è relativo all’esiguità. e 166 non si può certo dire che sia in linea con le percentuali dei paesi dell’area centroamericana rispetto ai contagiati
guarda caso, la stessa Johns Hopkins fornisce il dato di 6.096 contagiati (forse non l’avevi notato): sono 1.268 in più rispetto a quelli ufficiali del bollettino Minsa. viene da chiedersi: che fine hanno fatto? perché i bollettini riportano sempre cifre notevolmente inferiori? nella loro sostanza, ricordano quelli di Cadorna… in un’altra guerra
ci sarebbe una ulteriore domanda da fare: se, sempre in base al bollettino del 29 dicembre) sono guarite ben 4.609 persone, con quali cure sono riusciti a ottenere un risultato che fa invidia a tutto il mondo?
nessuno ha ancora scoperto una possibile cura per i contagiati (se non i vaccini) e dopo un anno si continua a sperimentare. invece in Nicaragua, a quanto pare, hanno trovato il miracoloso elisir di lunga vita (probabilmente grazie a Ramón LLull, prodigiosamente reincarnatosi in Rosario Murillo). non pare trattarsi dell’Interferón Alpha2B prodotto a Cuba, per cui dev’essere un prodotto locale
ma solo per il covid-19 hanno trovato la panacea, visto che nella maggior parte dei casi una cura con semplici antibiotici o antivirali è sufficiente per combattere la polmonite. solamente nei casi di maggiore gravità è necessaria una terapia respiratoria
su questo ci premeva dire qualcosa, senza allargare troppo il discorso
anche se, a tutto ciò, potevamo aggiungere i malati cronici di asma bronchiale, che nel 2019 erano 26.534 e nel 2020 sono saliti a 48.419. sempre dati del Minsa che trovi nel link
se la pandemia non fosse un problema, ben nascosto sotto il tappeto dalla propaganda, per quale recondito motivo il governo avrebbe chiesto e ottenuto milioni di dollari in prestito da vari organismi internazionali (e non solo)?
– in agosto: 49 mil $ dal Banco interamericano de desarrollo
– in novembre: 185 mil $ dal Fondo monetario internazionale
– in dicembre: 20 mil $ dal Banco mondiale
– in varie occasioni il governo di Taiwan ha donato materiali sanitari e denaro (la settimana scorsa: mezzo milione di $)
(trovi tutto nel sito ufficiale El 19 digital)
last but not least, per ciò che concerne l’Oms (e l’Ops), fin dall’inizio accetta obtorto collo i dati ufficiali. lo ha dichiarato in varie occasioni, sottolineando che non crede minimamente ai dati forniti. almeno un paio di volte ha fatto richiesta affinché una loro équipe medica potesse entrare in Nicaragua per verificare la situazione. permesso regolarmente negato. esattamente come la Cina pochi giorni fa
Sempre più inquietante la situazione in Nicaragua. Solo una nota pistina: credo che i dati della tabella si riferiscano al 4 gennaio 2021 giusto?