Nicaragua: repressione antifemminista
In questo ultimo mese di repressione statale in Nicaragua si sono moltiplicati gli arresti di persone appartenenti o rappresentanti di collettivi e di gruppi organizzati che hanno mantenuto vive le lotte antigovernative a partire da aprile 2018. In particolare, si è scatenata la persecuzione contro le militanti femministe, ambientaliste, campesinas, indigene e di qualsiasi movimento non si trovi in accordo con il governo del FSLN.
della Articulación Feminista de Nicaragua
Noi femministe nicaraguensi condanniamo l’escalation repressiva del regime di Ortega e Murillo. La mattina del 14 ottobre, quando decine di persone iniziavano a concentrarsi per iniziare la manifestazione civica “Uniti per la libertà”, centinaia di poliziotti hanno represso i manifestanti e hanno arrestato arbitrariamente più di 38 persone, senza ordine di cattura e facendo un uso sproporzionato della forza.
Tra le decine di persone arrestate dalla polizia ci sono le nostre compagne della Articulación feminista de Nicaragua: Marlen Auxiliadora Chow Cruz y Deysi Tamara Dávila Rivas.
Così come le compagne Suyen Barahona Cuan, Ana Margarita Vijil Gurdián, Ana Lucía Álvarez Vijil, Alba Luz Aragón Dávila, Marcela Martínez Guzmán, María Alejandra Machado Blandón, Sandra Patricia Cuadra Murillo, Silvia Castillo Salaverry, Nena Gisela Morales, Geisel Solís, María Dolores Monge Aguilar, Sofia Gabriela Velásquez González y María de los Ángeles Gutiérrez.
Con la stessa forza denunciamo che la nostra campagna Haydee Isabel Castillo Flores è stata arrestata questa mattina nell’aeroporto mentre saliva su un aereo e fino ad ora non è stata data comunicazione ufficiale sul luogo in cui si trovi. Lottie Cunningham che si trovava sullo stesso volo è stata fermata temporaneamente mentre stava fotografando l’arresto di Haydee. Entrambe avrebbero partecipato alla riunione della CIDH (Commisione Interamericana Diritti Umani) a Washington (USA). Sia Lottie che Haydee sono sotto la protezione offerta dalla CIDH.
Denunciamo lo stato di eccezione imposto dal regime Ortega-Murillo che ha proibito e represso le manifestazioni pacifiche della popolazione auto-organizzata violentando i diritti di libertà di espressione, libertà di movimento e di riunione pacifica che viene garantita dal nostro ordinamento giuridico e violentando i diritti umani fondamentali della popolazione.
– Esigiamo la liberazione immediata delle persone sequestrate questa mattina, così come la liberazione dei più di 300 prigionieri e prigioniere politiche incarcerate per il solo fatto di protestare contro il regime Ortega-Murillo
– Esigiamo si garantisca l’integrità fisica di tutte le persone detenute
Lanciamo un appello alla comunità internazionale affinché volga lo sguardo su cosa sta succedendo in Nicaragua, che documenti e denunci le violazioni ai diritti umani fondamentali perpetrate contro la popolazione dal 18 aprile 2018.
Chiediamo alle reti femministe internazionali, collettivi, piattaforme, organizzazioni dei diritti umani che continuino a tessere relazioni di solidarietà internazionale che sono così necessarie in questo contesto di repressione.
Noi femministe riaffermiamo il nostro impegno con la libertà, la giustizia, la democrazia in Nicaragua. Non smetteremo di denunciare i crimini dell’orteguismo che pretende sequestrare il paese e mantenere il potere attraverso la forza delle pallottole e le mura delle carceri.
Non ci faranno stare zitte!
Managua, 14 ottobre 2018, h 16.50
Per aderire all’appello, individualmente o collettivamente, occorre inviare l’adesione a terri.messi@tiscali.it