Oggi tre Pabuda: ovvero…

… «Nella vita», «Pensierino» e «Ipotetica»   

Perchè tre Pabuda invece di uno?” chiederà forse qualcuna/o di voi. E io rispondo: se la Chiesa cattolica per reggere lo stress ha bisogno di due papi, noi – per il piacer nostro – ci concediamo tre Pabuda. (db)  

NELLA VITA

ci son delle curve nella vita

che uno… preferirebbe

voltar la testa

e andarsene dritto per la sua strada.

capita di prender delle buche

nella vita…

che ti va tutto per traverso:

lo so anch’io che sarebbe

più bello fosse tutto diverso,

ma nella vita vera

mica stai

sull’autostrada splendida

coll’asfalto nuovo di pacca.

uno, se ci pensa,

preferirebbe starsene

ben fermo,

disteso su un prato

a guardare i mosconi

delle vacche volare.

provando a vedere se,

magari, li riesce a contare.

però, alla fine,

piaccia o non piaccia,

sull’unica strada di merda

che abbiamo tutti quanti

si viaggia.

e capita d’incontrarne

d’altra gente

precisa come te:

che sbuffa,

smoccola, suda e s’incazza!

a volte, nascon delle simpatie,

come diceva mia nonna.

 

PENSIERINO 

questo è soltanto

un pensierino,

piccolo

ma riconoscente,

per Mario Merula:

per essersi mostrato.

io, a volte, l’ho spiato:

lui, in cambio, s’è sbafato,

sbriciolata con amore

dal mio amore

una notevole porzione

dei biscotti al limone

che mio fratello,

l’architetto,

m’aveva regalato

per Natale.

s’è mangiato con gusto,

il Mario,

pure parecchi pinoli

qualche mandorla

a fettine sottili

e dei dolcissimi

chicchi d’uva passa

preparati a quarti,

adatti.

in tal modo

dice il mio amore –

dovrebbe aver affrontato

con maggiore facilità

i freddi invernali

e la penuria, per il gelo.

a vederlo saltellare

tutto tondo e nero,

a sentirlo cantare

l’altro mattino

a me pare –

se la sia cavata

benissimo.

ora, come si dice,

se la dovrà sfangare

da solo.

ma si fa per dire:

a me pare –

abbia una specie

di fidanzata,

amante o

ammiratrice:

negli ultimi mesi

l’ha invitata spesso

io l’ho vista –

a far assieme degli spuntini.

e non solo nei giorni della merla…

 

IPOTETICA

ho conosciuto

ierlaltro, durante un viaggio

in ascensore,

una bella ragazza ipotetica:

portava stivali

di gomma per la pesca fluviale

ma dai colori eccentrici,

m’è parso leopardati

e quasi fosforescenti.

ciononostante,

ha dimostrato possedere

un’accurata parlantina

priva di cadenze regionali,

tipo scuola del teatro Strehler.

sfoggiava, poi, in testa

un ciuffo di capelli

color biondo mortaretto:

mi son visto costretto

inforcare gli occhiali

da sole, lì nel semi-buio

dell’elevatore.

il personaggio avrebbe

potuto esser meritevole

d’un mio più accurato

studio cromatico…

ma tornavo dal mercato

e tenevo in un sacchetto

almeno quattro chili

di pesce fresco

ch’andava messo

in frigorifero al più presto:

mio malgrado – che un piccolo

studio non lo nego quasi a nessuno –

ho dovuto esser molto sbrigativo,

appena al di qua della cafonaggine.

la ragazza non ci è rimasta

troppo male…

e, per cavarmi dall’imbarazzo,

m’ha salutato dicendomi:

si figuri, signore!

sarà per una prossima volta…

d’altra parte… io sono solo un’ipotesi”.

 

Redazione
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