Ora (di Pabuda)
ora che son morto e sepolto
tutto m’appare un po’ diverso…
qui – che sarebbe quel che da vivo
avrei potuto chiamare l’aldilà
(ma non lo facevo, a dir la verità) –
c’è un bel rimescolamento
delle priorità:
per dirne una, a suo modo
emblematica:
l’innocente affermazione
“l’importante è la salute!”
qui tra noi trapassati
non è solo una banalità:
è un detonatore d’ilarità:
in questo congresso di estinti dormiglioni
raccogliamo una tale e sì varia
rappresentanza
d’esiti fatali di malanni, di patologie
e disparati acciacchi e accidenti
che a sentire quelle parole
ci vien voglia di lasciarci scuotere
dall’epidermide alle budella
da un’idiota e fracassona ridarella:
ci tratteniamo per un pochino,
poi, non ci resta che scompisciarci…
avviene ogni volta che ascoltiamo
quelle cinque fesse parole,
lo facciamo senza starci a pensare:
morsichiamo un pochetto la lingua
(ognuno la sua, regolare)
dopodiché, senza più freni…
ci scompisciamo!
non credo di riuscire a spiegarmi:
d’altronde, io stesso che son qui
capisco meno di metà della metà
della metà riguardo alla mia attuale
collocazione in questo famoso,
esclusivissimo “aldiqua”:
per esempio, la faccenda del vuoto-pieno
(o “materiale immateriale”)
mi risulta un concetto davvero ostico,
come dire… un tremendo eccesso di dialettica,
un po’… un’esotismo. come la reincarnazione.
però, mi sto esercitando ad apprezzare
il tempo libero illimitato
– o “relax interminabile”, come preferiscono
chiamarlo quasi tutti gli altri defunti –.
mi sembra d’aver capito che
in questo al-di-non-so-che
abbiamo davvero una fraccata di tempo
a disposizione:
così tanto che non c’è misura di tempo per farne
una pur vaga misurazione.
i più esperti e ossequienti alla dottrina ufficiale
in voga da queste parti
mi dicono che costì il tempo proprio non c’è.
altri cadaveri ambulanti, mezzi-eretici,
appartenenti
a una setta autodefinitasi
la “Confraternita dei Principianti”
sostengono che qui si comincia continuamente:
una specie d’Eterno Principio.
a essere sincero, io
di queste disquisizioni metafisiche
ne ho già piene le tasche:
mi sembrano
una parodia della vecchia teologia:
roba tanto più balzana
se si considera che in questo
“Oltre-la-Vitaccia-Terrena”
pare proprio che dio non ci sia.
con un gruppo d’amici miei simpatici
che mi son fatto qua molto alla svelta,
un gruppo vario di morti turbolenti,
magnifici compianti ribelli,
tipiche acque chete che rovinan ponti,
abbiam fatto anche delle meticolose perlustrazioni:
dietro le nuvolette di cartapesta e sotto i sassi
morbidi come cuscini,
vere e proprie – quasi da sbirri – perquisizioni:
qui di padreterni e di mono-divinità extralarge…
manco l’ombra: solo poveri cristi
in pensione a Tempo (Davvero) Inderminato,
compresi alcuni e alcune recordmen e women
della pennichella interminabile!
se c’è un dio, dev’esser una cosetta da niente:
altro che Grande e Onnipotente:
tutt’al più un micro-organismo trasparente,
un cosino primordiale
– privo di nucleo e di membrana –
che se la fa sotto
persino al cospetto
del batterio più banale.
nessuna traccia d’angeli, arcangeli o cherubini:
abbiam controllato nelle cantine, nei solai,
nelle mansarde e in tutti gli sgabuzzini
(persino nei tombini!).
manco abbiam trovato demoni o diavoli:
eppure abbiam verificato nei loro
nascondigli prediletti:
sotto i tavoli,
nei letti
(sopra, dentro e sotto)
e in certi armadietti sospetti
(ci siam capiti, no?).
al termine di tutte queste ricerche
– che hanno occupato un certo tempo,
ma non saprei dir quanto, of course –
ci ha preso il timore della noia
e dell’assenza di senso.
se ci penso:
una paura senza senso:
siam talmente indaffarati,
cullati in quest’incredibile niente denso:
si può scegliere tra i riposini a raffica,
le penniche in loop
o le dormite del tipo che vuoi tu:
sdraiato, sbracato, spaparanzato
oppure raggomitolato,
ronfando rumorosamente
o in religioso (o laico) silenzio,
sonni stile materasso o qualità divano,
versione stuoia o tatami,
futon giapponese o tappeto persiano,
simulazione d’amaca o d’igloo…
non mi lamento,
ma… solo per scegliere
è già un bello sbattimento!
(continua… ?)