Parchi, fuochi d’artificio, incoscienza e sindaci
Lettera aperta al prefetto di Bologna
di Vito Totire (*)
Signor prefetto,
apprendiamo dalla stampa quotidiana che i sindaci di Camugnano e di Castel di Casio avrebbero manifestato la loro intenzione di non rispettare il divieto dell’Ente Parco che abbraccia i territori dei loro Comuni, divieto riguardante l’uso dei fuochi artificiali. Addirittura uno dei due sindaci avrebbe intenzione di consultare un legale circa la portata delle sanzioni connesse al mancato rispetto del divieto.
L’Ente parco ha posto il problema al fine di evitare grave disturbo alla fauna. In Italia storicamente si è sviluppato un movimento definito della “obiezione di coscienza” nato dalla grande esperienza di don Lorenzo Milani («l’obbedienza non è più una virtù»). Benché la Toscana sia vicina ai territori dei due comuni citati, dobbiamo prendere atto – si consenta un po’ di ironia nonostante la gravità del tema – della nascita anche di una “obiezione di incoscienza”.
Vorremo precisare:
- I fuochi disturbano gli animali ma disturbano anche noi umani;
- I fuochi sono una merce inquinante e nociva, spesso foriera di gravi stragi e di lutti (è passato da poco l’anniversario della strage operaia di Modugno del 24 luglio 2015);
- qualche turista ha prenotato e pagato per vedere i fuochi ? “Dispiace” ma i fuochi era più saggio vietarli prima; poi i turisti che si divertono in questa maniera sono una esigua minoranza; la maggioranza non si diverte affatto.
Le suggeriamo, signor prefetto, di valutare la opportunità di destituire i due sindaci (bene inteso, se hanno effettivamente manifestato la intenzione di non ottemperare al divieto saggiamente proposto dall’Ente Parco) o, in alternativa, di “chiamare a chiarimenti” i suddetti.
Le chiediamo infine la sua disponibilità a discutere se esistono, dal suo punto di vista, gli estremi per bandire totalmente questa desueta usanza settecentesca dal nostro territorio sulla base di un realistico calcolo di costi (ambientali e sanitari) e “benefici” (che comunque non riusciamo a vedere). Un cordiale saluto.
Bologna, 28.7.2016
(*) Vito Totire a nome del cartello di associazioni: AEA, Associazione esposti amianto, Circolo “Chico” Mendes, Centro per l’alternativa alla medicina e alla psichiatria “Francesco Lorusso”, Comitato nazionale per il bando della produzione di merci nocive, Archivio “Basta fuochi”
LA VIGNETTA E’ DI ALTAN