Pena di morte: Alabama, Idaho e altri orrori

Notizie riprese dal «Foglio di collegamento» del Comitato Paul Rogeau

REEVES MESSO A MORTE VIOLANDO OGNI SUO DIRITTO

Matthew Reeves, malato mentale grave, è stato “giustiziato” in Alabama il 27 gennaio. Se avesse avuto un’adeguata assistenza legale avrebbe potuto evitare l’esecuzione o almeno rimandarla di alcuni mesi.

Matthew Reeves

 

Nel 2018, l’Alabama ha approvato una legge che adotta l’esecuzione per ipossia da azoto come alternativa nel caso in cui i farmaci per iniezione letale non siano disponibili o siano dichiarati incostituzionali. Oltre all’Alabama, solo il Mississippi e l’Oklahoma hanno autorizzato le esecuzioni mediante l’uso di gas azoto puro. Negli Stati Uniti non sono state però portate a termine finora esecuzioni di questo tipo. La nuova legge dell’Alabama ha concesso ai condannati a morte 30 giorni per scegliere tra i due tipi di esecuzione. I detenuti sufficientemente intelligenti hanno scelto il nuovo metodo, perché hanno capito (o sono stati opportunamente informati dai loro avvocati) che in questo modo avrebbero ritardato di molto tempo la loro morte, dal momento che l’Alabama non ha ancora completato un protocollo per le esecuzioni mediante ipossia da azoto e non si prevede che sia pronto almeno fino ad aprile 2022.
Solo due condannati, entrambi gravemente minorati mentali, non compresero come compilare il modulo, e lo restituirono in bianco, consentendo così ai pubblici ministeri di chiedere rapidamente la loro esecuzione mediante iniezione letale. Uno dei due, Willie B. Smith III, fu messo a morte nell’ottobre 2021. Un tribunale distrettuale federale negò la sua affermazione secondo cui i suoi diritti ai sensi dell’ADA (Americans with Disabilities Act) erano stati violati perché lo stato non gli aveva concesso aiuti ragionevoli per comprendere il modulo di selezione dell’ipossia da azoto.
Fino a pochi giorni fa, Matthew Reeves, l’altro condannato mentalmente disabile (43-enne ma con un QI compreso tra 60 e 70, come quello di un bambino di 4 anni), era stato più fortunato: il 7 gennaio, il giudice R. Austin Huffaker del tribunale distrettuale degli Stati Uniti per il distretto centrale dell’Alabama, aveva emesso un’ingiunzione preliminare che impediva all’Alabama di giustiziare Reeves (la sua data di esecuzione era fissata per il 27 gennaio), “con qualsiasi metodo diverso dall’ipossia da azoto”. Huffaker aveva in questo modo ammesso la possibilità che Reeves avesse ragione nell’affermare che lo stato aveva violato l’ADA, quando le guardie della prigione non gli offrirono assistenza per comprendere il modulo in cui gli si chiedeva di scegliere il metodo di esecuzione.
L’ADA richiede agli stati di predisporre “accomodamenti ragionevoli” per le disabilità di un prigioniero. Nel concedere l’ingiunzione, il giudice Huffaker aveva affermato che Reeves aveva denunciato una serie di lacune del Dipartimento di correzione dell’Alabama, incluso che il personale avrebbe potuto, tra le altre cose, leggergli il modulo, dargli più tempo per capirlo, eseguire un controllo di comprensione o utilizzare tecnologie di assistenza. La corte aveva ritenuto che “Reeves ha quindi stabilito il suo diritto a un’ingiunzione preliminare che impedisca all’Amministrazione del carcere di giustiziarlo con qualsiasi metodo diverso dall’ipossia da azoto prima che la sua richiesta possa essere decisa nel merito”.
Matthew Reeves fu condannato a morte per aver ucciso Willie Johnson Jr., un autista che gli aveva dato un passaggio nel 1996. Le prove mostrarono che Reeves, allora 18-enne, andò a una festa poco dopo, con i 360 dollari rubati all’uomo morente, e festeggiò l’omicidio con le mani ancora sporche del sangue della vittima.
Nel 2006, i tribunali dell’Alabama negarono che Reeves fosse intellettualmente disabile e quindi non passibile di pena di morte ai sensi della decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti del 2002 in Atkins v. Virginia. La Corte d’Appello degli Stati Uniti per l’Undicesimo Circuito annullò però la condanna a morte di Reeves, ritenendo che il suo avvocato del processo non avesse indagato e presentato prove attenuanti significative relative al suo background e al suo funzionamento intellettuale compromesso. Nel luglio 2021, la Corte Suprema degli Stati Uniti annullò però tale sentenza, aprendo la strada all’esecuzione di Reeves. La controversa decisione 6-3 della Corte Suprema di ripristinare la condanna a morte di Reeves fu pronunciata secondo linee partigiane senza discussione orale. La giudice Sonia Sotomayor aveva dissentito, scrivendo: “La decisione odierna continua una tendenza preoccupante: questa Corte si sforza di annullare sommariamente qualsiasi concessione di soccorso a coloro che rischiano l’esecuzione. … In sostanza, la Corte trasforma la ‘deferenza’ [alle sentenze dei tribunali statali] in una regola secondo cui il sollievo federale dall’habeas non è mai disponibile per coloro che devono affrontare l’esecuzione “.
La decisione del giudice Huffaker costituiva pertanto un barlume di giustizia nei confronti di un uomo che mai avrebbe dovuto essere condannato a morte. Ma neppure questo barlume è stato rispettato. La sera del 27 gennaio (data fissata per l’esecuzione di Reeves) la Corte Suprema ha respinto una decisione dell’11-ma Corte d’Appello del Circuito degli Stati Uniti, che aveva confermato la decisione del giudice Huffaker. E così anche Reeves, un uomo con le capacità intellettive di un bimbo, è stato messo a morte. Non ha voluto pronunciare un’ultima dichiarazione, e, dopo essersi guardato intorno un paio di volte, ha fatto una smorfia e ha fissato lo sguardo sul suo braccio sinistro. Con gli occhi chiusi e la bocca leggermente aperta, i testimoni hanno visto il torace di Reeves alzarsi e abbassarsi ripetutamente prima di diventare immobile. È stato dichiarato morto alle 21:24.
Il governatore Kay Ivey, in una dichiarazione, ha detto che la vittima di Reeves era “un buon samaritano che aiutava [il prossimo]” e che fu brutalmente assassinato. La condanna a morte di Reeves “è giusta, e stasera la giustizia è stata giustamente servita”, ha aggiunto. ‘Giusta’, ‘giustizia’ e ‘giustamente’: tre parole in una frase brevissima, usate tutte a sproposito, quasi a voler mascherare in modo plateale l’autentica ‘ingiustizia’ di questa esecuzione!
Stavros Lambrinidis, l’ambasciatore dell’Unione Europea negli Stati Uniti, aveva inviato una lettera condannando l’uccisione di Johnson, ma chiedendo al governatore Ivey di bloccare l’esecuzione. Ovviamente, anche questa richiesta non è stata accolta.
Gli avvocati di Reeves hanno criticato l’incapacità della Corte Suprema di spiegare la sua decisione di lasciare che l’esecuzione procedesse. “L’immensa autorità della Corte Suprema dovrebbe essere usata per proteggere i suoi cittadini, non per privarli dei loro diritti senza spiegazioni”, hanno detto.
I funzionari della prigione hanno reso noto che alcuni membri della famiglia di Johnson hanno assistito all’esecuzione e, in una dichiarazione scritta, hanno affermato: “Dopo 26 anni la giustizia (è) finalmente stata servita. La nostra famiglia ora può avere un po’ di chiusura”. Poveretti, illusi che una morte possa cancellare la sofferenza per un’altra morte!

Il lettino dell’iniezione letale in Alabama

 

GERALD PIZZUTO: LA SUA ESECUZIONE È STATA PROGRAMMATA PIÙ VOLTE IN IDAHO, LA SCAMPERÀ?

Malato terminale, è ancora vivo in Idaho nonostante i ripetuti sforzi fatti dal Governatore Brad Little per farlo giustiziare.

Gerald Pizzuto, Jr., condannato a morte in Idaho nel 1986 per l’uccisione di due cercatori d’oro, soffre di cancro avanzato alla vescica, malattie cardiache e coronariche croniche, broncopneumopatia coronarica ostruttiva (BPCO) e diabete di tipo 2 con danni ai nervi delle gambe e dei piedi. È ricoverato all’ospedale per malati terminali dal 2019; allora i medici stimarono inferiore ad un anno la sua aspettativa di vita.
Il 30 dicembre 2021, la Commissione per le Grazie dell’Idaho votò per raccomandare che la condanna a morte di Pizzuto fosse commutata in ergastolo senza possibilità di liberazione. “Questa raccomandazione è un atto di misericordia a causa delle attuali condizioni di salute del signor Pizzuto e dell’evidenza della sua ridotta capacità intellettuale”, ha scritto la maggioranza. “Pizzuto ha scontato 35 anni in carcere e le sue condizioni fisiche, oltre al fatto che non verrà mai rilasciato dal carcere, lo rendono una trascurabile minaccia per gli altri”.
Il Governatore Brad Little ha immediatamente respinto la raccomandazione, aprendo la strada per l’emissione di un quarto mandato di esecuzione di Gerald Pizzuto.
Il 3 gennaio gli avvocati difensori di Pizzuto hanno chiesto di non emettere un nuovo ordine di esecuzione, affermando che la raccomandazione della Commissione per le Grazie dell’Idaho costituiva una decisione finale ai sensi della Costituzione dello stato.
“L’articolo IV, sezione 7, della Costituzione dell’Idaho pone il potere di commutare le sentenze esclusivamente nelle mani della Commissione”, ha scritto l’avvocato, e limita l’autorità del governatore a decisioni che implicano dilazioni o sospensioni della pena (“respites or reprieves”). Nei casi di pena di morte – sostiene la mozione – tale potere è limitato a “una funzione ristretta: rinviare un’esecuzione”… “Le sentenze relative al signor Pizzuto sono state commutate per diritto costituzionale non appena la maggioranza della Commissione ha preso la decisione di trasformarle in ergastolo. La Costituzione dell’Idaho non dà voce al governatore in materia”.

Il procedimento di clemenza

Il 9 aprile 2021, gli avvocati di Pizzuto avevano presentato una richiesta di clemenza allegando prove che descrivono la sua infanzia orribile, la sua condizione medica terminale, e il fatto che potrebbe essere considerato mentalmente disabile. La sua condanna e la sentenza di morte sono state anche inficiate da un accordo segreto tra il suo accusatore, il giudice e l’avvocato del coimputato in cui il coimputato ha testimoniato contro Pizzuto in cambio di una sentenza clemente. Secondo la legge dell’Idaho all’epoca del processo, il giudice ha emesso la sentenza e, senza rivelare il suo coinvolgimento nell’accordo, ha condannato Pizzuto a morte.
Il 6 maggio 2021, mentre la petizione era in corso di valutazione, l’Idaho ha emesso un ordine di esecuzione programmando l’esecuzione di Pizzuto per il 2 giugno 2021. Tuttavia, il tribunale ha sospeso l’esecuzione il 18 maggio 2021, dopo che la Commissione per le grazie ha concesso a Pizzuto un’udienza da tenere durante il suo periodo di attività a novembre del 2021. Con questa decisione la Commissione ha accettato per la seconda volta di tenere un’udienza di clemenza in un caso di pena di morte da quando l’Idaho ha ripristinato la pena capitale nel 1977.
All’udienza del 30 novembre 2021, la Commissione ha ascoltato le testimonianze relative ai numerosi problemi medici di Pizzuto, alla sua ridotta funzionalità mentale e agli orribili abusi che ha subìto da bambino. Il suo avvocato ha sostenuto che dovrebbe essergli permesso di “morire nel tempo di Dio”. Un mese dopo, la Commissione ha emesso con quattro voti contro tre la sua raccomandazione che la sentenza di Pizzuto fosse commutata in ergastolo senza possibilità di liberazione.
Nel respingere la raccomandazione, il Governatore Little ha scritto che “la gravità della brutale, insensata e indiscriminata serie di omicidi commessi da Pizzuto fa propendere fortemente contro la commutazione”. Il governatore “ha respinto rispettosamente la raccomandazione della commissione in modo che le sentenze legittime e giuste per gli omicidi di Berta e Del (Herndon) possano essere pienamente eseguite come ordinato dalla corte”.
Il difensore federale Deborah Czuba ha rilasciato una dichiarazione per il team di difesa di Pizzuto rispondendo alla decisione del governatore: “Siamo devastati e con il cuore spezzato dal fatto che il governatore, senza mostrare alcuna pietà, abbia respinto così disinvoltamente e rapidamente la raccomandazione ben ragionata e ponderata della Commissione secondo cui il Pizzuto merita clemenza. Avevamo sperato che il governatore seguisse l’esempio dei commissari e impegnasse l’Idaho per un ideale più alto, risparmiando a Pizzuto un’esecuzione non necessaria, alla luce della sua imminente morte naturale per una malattia terminale e del deterioramento della sua mente”. Ha continuato dicendo: “Il team del signor Pizzuto continuerà a perseguire tutte le strade per prevenire l’esecuzione, puramente vendicativa e dispendiosa, di un vecchio malato terminale”.

La questione legale

L’avvocato di Pizzuto ha presentato il 3 gennaio 2022 una mozione per precludere l’emissione di un nuovo ordine di esecuzione, almeno fino a quando non sia stata chiarita la questione della facoltà del Governatore di “porre il veto” rispetto a una decisione della Commissione. L’avvocato ha notato che sia i Commissari, nell’inquadrare la loro decisione come una “raccomandazione”, sia il Governatore nel negarla, hanno basato le loro azioni sullo statuto dell’Idaho che prevede che, nei casi capitali, la determinazione di clemenza della Commissione “costituirà solo una raccomandazione soggetta ad approvazione o disapprovazione da parte del governatore”.
Notando che “uno statuto non può stare in piedi se contraddice la costituzione dello stato”, gli avvocati di Pizzuto sostengono che “dare al Governatore il potere di veto sul giudizio della Commissione in una commutazione … va contro l’articolo IV, sezione 7, ed è quindi costituzionalmente invalido. Il veto del governatore in questo caso era di conseguenza illegale, e non ha alcun effetto sulla decisione della Commissione, che ha commutato le condanne a morte di Pizzuto”.
L’Idaho ha portato a termine solo tre esecuzioni dal 1976. Se Pizzuto venisse giustiziato, sarebbe la prima persona messa a morte dopo che Richard Leavitt ricevette l’iniezione letale il 12 giugno 2012.
Pizzuto è il secondo condannato a morte dell’Idaho a ricevere una raccomandazione di clemenza nell’era moderna della pena di morte. L’altra persona che ha ricevuto tale raccomandazione è stato Donald Paradis, che fu successivamente scagionato.
L’ufficio del Procuratore Generale dell’Idaho finora non ha commentato la petizione presentata dalla difesa di Gerald Pizzuto, Jr.

Gerald Pizzuto, Jr.

 

PRESENTAZIONE E SOMMARIO DEL FOGLIO DI COLLEGAMENTO INTERNO DEL COMITATO PAUL ROUGEAU – Numero 290 – Gennaio 2022
Questo numero riguarda soprattutto gli Stati Uniti d’America, Paese in cui la piaga della pena di morte è ancora sanguinante ma in cui si verificano innegabili miglioramenti. C’è anche un articolo storico riguardante una donna che fu impiccata in Inghilterra nel 1936… la pluri-mamma Charlotte Bryant era colpevole o innocente?
Vi ricordo la pagina Facebook Amici e sostenitori comitato Paul Rougeau contro la pena di morte: lì trovate articoli scritti da organizzazioni abolizioniste.
Giuseppe Lodoli per il Comitato Paul Rougeau

SOMMARIO
Messo a morte in Oklahoma Donald Anthony Grant
Reeves messo a morte violando ogni suo diritto
La sua esecuzione è stata programmata più volte in Idaho, la scamperà?
È morto Desmond Tutu “Appassionatamente contrario alla pena capitale”
Rivoluzionari americani di ieri e di oggi, quanta differenza!
Come ci si sente sulla sedia elettrica?
La sedia elettrica della Virginia è finita in un museo
La tragica storia d’amore di Charlotte Bryant
Notiziario: Iran, Oklahoma

Questo numero è aggiornato con le informazioni disponibili fino al 31 gennaio 2022
I numeri arretrati del Foglio di Collegamento, ai quali si riferiscono le note in calce agli articoli si trovano nel sito www.comitatopaulrougeau.org/fogli-di-collegamento-precedenti

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