Pena di morte: il 17 gennaio 1977…

negli Usa riprende a funzionare il boia di Stato

di Giuseppe Lodoli (*)

LA PENA DI MORTE È RICOMINCIATA NEGLI STATI UNITI NEL 1977

Il 17 gennaio 1977 la fucilazione di Gary Gilmore nell’Utah inaugurò l’attuale era della pena di morte negli Stati Uniti.

Nei 10 anni precedenti la pena di morte era rimasta inutilizzata. A giugno del 1972 con la sentenza Furman v. Georgia era stata dichiarata “crudele ed inusuale” dalla Corte Suprema federale – perciò contraria all’Ottavo e al Quattordicesimo Emendamento della Costituzione. Pertanto tutti i 629 condannati a morte in 40 Stati avevano usufruito della commutazione della pena capitale in ergastolo con possibilità di uscita sulla parola.

Il 2 luglio 1976 però, con la sentenza Gregg v. Georgia, la medesima Corte Suprema aveva affermato che no, la pena di morte non doveva essere considerata contraria alla Costituzione in sé ma solo per come era stata amministrata fino ad allora.

Gli Stati riformarono i propri statuti e fu proprio il 36enne Gary Gilmore – un delinquente abituale che aveva passato la metà della vita in carcere – a insistere per essere fucilato al più presto aprendo l’attuale fase della pena di morte statunitense. Impaziente per il ritardo dell’esecuzione, Gilmore chiese di interrompere gli appelli e tentò anche il suicidio.

Dal 1977 ad oggi sono stati messi morte negli Stati Uniti 1490 condannati, l’ultimo dei quali, Jose Jimenez, è stato ucciso con un’iniezione letale in Florida il 13 dicembre scorso.

Il Texas è lo Stato che ha più usato al pena di morte compiendo 558 esecuzioni (il 37% del totale). Seguono:

Virginia 113

Oklahoma 112

Florida 97

Missouri 88

Georgia 72

Alabama 63

Ohio 56

North Carolina 43

South Carolina 43

Arizona 37

Arkansas 31

Louisiana 28

Mississippi 21

Indiana 20

Delaware 16…

Vi sono 4 Stati che hanno compiuto una sola esecuzione dopo il 1977: Colorado, Connecticut, New Mexico e Wyoming.

I metodi di esecuzione utilizzati negli Stati Uniti in questi anni sono stati: l’iniezione letale, 1313 volte; l’elettrocuzione (sedia elettrica), 160 volte; la camera a gas, 11 volte; la fucilazione, 3 volte; l’impiccagione, 3 volte.

In questo momento si sta discutendo di introdurre l’asfissia in un’atmosfera di azoto puro.

Vi è una notevole diversificazione delle possibilità di essere condannati a morte a seconda delle “razze”. Dal 1977 sono stati a condannati a morte solo 20 bianchi che hanno ucciso neri, a fronte di 290 neri che hanno ucciso bianchi (1)

Fino al 1° marzo 2005 potevano essere condannati a morte anche coloro che erano minorenni all’epoca del crimine (famoso fu il caso della quindicenne nera Paula Cooper).

Per fortuna il numero delle condanne a morte e delle esecuzioni è in netta decrescita nel nuovo millennio. Nel 1999 vi furono 98 esecuzioni. In ciascuno degli ultimi 3 anni si sono avute non più di 25 esecuzioni.

Anche il numero degli Stati che conservano la pena capitale è in discesa: quando fu reintrodotta la pena di morte erano 40 su 50, oggi sono 30 su 50.

Il primo Stato abolizionista fu il Michigan, nel 1846. L’ultimo lo Stato di Washington nel 2018.

  1. vedi https://deathpenaltyinfo.org/race-death-row-inmates-executed-1976#defend

(*) Giuseppe Lodoli fa parte del Comitato Paul Rougeau, impegnato contro la pena di morte, che è nato in Italia nel 1992 (qui trovate la storia: www.comitatopaulrougeau.org) e che da allora pubblica un notiziario mensile: se volete riceverlo scrivete a prougeau@tiscali.it : la versione on line è gratuita. Dal 2013 la “bottega” riprende ogni mese un articolo – a volte due – e/o un appello dal “notiziario”.

MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.

Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.

La redazione – abbastanza ballerina – della bottega

Giuseppe Lodoli
Ex insegnante di fisica (senza educazione). Presidente del Comitato Paul Rougeau per il sostegno dei condannati a morte degli Stati Uniti.
Lavora in una scuola di Italiano per stranieri di Sabaudia (LT) (piu' che altro come bidello).

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