Per Gianmaria Testa
16esima puntata dell’«Angelo custode» ovvero le riflessioni di ANGELO MADDALENA per il lunedì della bottega
A Gianmaria Testa ho dedicato il mio cd «Mistico errante» (registrato a Ventimiglia, nel marzo-aprile 2016), con questa dicitura: Dedicato alla memoria di Gianmaria Testa, che ho incontrato al Teatro di Nembro nel 2014 e ho letto la notizia della sua morte mentre stavo registrando Mistico errante, grazie Gianmaria! E a tutti i cantautori “senza codice a barre”.
Nel 2002, a dicembre, avevo partecipato ad Assisi a un convegno alla Pro Civitate Christiana. C’era anche padre Alex Zanotelli che mi fece partecipare come suo «amico» e alla fine “miracolosamente” non mi fecero pagare niente per due giorni e due notti, compreso cibo e tutto; io non avevo fatto testimonianze o interventi, almeno non ufficialmente e non in programma, quindi devo ringraziare Alex per quella “carezza”. Ero arrivato in autostop da Ancora, dove ero stato a trovare Vanessa, quindi da lì fino a Jesi in autostop e poi man mano fino ad Assisi. Un periodo iniziatico della mia vita in cui sperimentavo pienamente la vita di strada con lunghi viaggi in autostop, dopo aver iniziato la carriera di autostoppista scribacchino a fine anni ’90. Durante una messa di Zanotelli nella Basilica di Santa Chiara ad Assisi, incontrai una ragazza di Vicenza un po’ più giovane di me, lo sguardo dolce e intenso. Poco dopo mi spedì una musicassetta con un po’ di canzoni da lei registrate per me, fra cui una o due di Gianmaria Testa.
Nel 2014 andai a vedere, a Nembro, con la mia ex fidanzata Sara, un concerto di Testa. Dopo il concerto ebbi modo di chiacchierare con lui. C’erano anche altre due persone che conversavano con noi. Gianmaria aveva cantato una canzone collegata, non ricordo bene come, a Giancarlo Casellli, l’ex magistrato di Torino che in quel periodo si accaniva contro i Notav e precedentemente contro gli anarchici torinesi. E poi Gianmaria aveva anche parlato, nel suo concerto, della sua amicizia con Erri De Luca, anche lui coinvolto negli eventi del movimento Notav della Val di Susa. Apprezzai di Gianmaria l’onestà intellettuale con la quale riconobbe che quello che Israele sta facendo con la Palestina è un vero massacro, e che non ci sono occupazioni “buone” e occupazioni “insopportabili”, come Erri De Luca ogni tanto dice. Ovviamente queste cose Testa le disse a me e ad altre tre persone, ma in ogni caso le disse, prendendo le distanze da tanti intellettuali sedicenti tali, alternativi e battaglieri che cincischiano e fanno distinguo e non si espongono nettamente in questioni come quella fra Israele e Palestina. Un’altra cosa molto bella che mi disse Gianmaria fu questa: «i testi che scrive Ligabue, io non riuscirei a scriverli neanche in stato di ubriachezza».
Tutto ciò per dire cosa? Che Gianmaria Testa è uno dei più importanti cantautori italiani degli ultimi trent’anni e che, coerentemente con la legge dello spettacolo che premia solo i superficiali, i privi di spessore, gli intrattenitori… è molto poco conosciuto e molto poco trasmesso dalle radio italiane.
Questo ricordo di Gianmaria Testa l’ho scritto e inserito nel mio prossimo libro di poesie, Eremo, dintorni e ritorni, in cui ci saranno pochi pezzi in prosa, fra cui una trilogia di “Brevi ritratti di uomini importanti che ho incontrato” (gli altri due sono Ivan Cicconi e Luca Rastello). Lo pubblico adesso in occasione del cd postumo Prezioso, con 11 brani inediti di Gianmaria Testa, uscito poche settimane fa, e curato da Paola Farinetti, moglie di Gianmaria.
QUESTO APPUNTAMENTO
Mi piace il torrente – di idee, contraddizioni, pensieri, persone, incontri di viaggio, dubbi, autopromozioni, storie, provocazioni – che attraversa gli scritti di Angelo Maddalena. Così gli ho proposto un “lunedì… dell’Angelo” per aprire la settimana bottegarda. Siccome una congiura famiglia-anagrafe-fato gli ha imposto il nome di Angelo mi piace pensare che in qualche modo lui possa fare l’angelo custode della nuova (laica) settimana. Perciò ci rivediamo qui – scsp: salvo catastrofi sempre possibili – fra 168 ore circa che poi sarebbero 7 giorni. [db]