Per la Grecia .. l’ardente canto di Fabio Scotto
di Sandro Sardella
Quando l’offesa del potere economico al vivere di un
popolo diviene riscatto ..
quando il dramma diviene consapevolezza ..
quando la poesia diventa canto ..
ecco la scrittura studiata intensa e partecipe di Fabio
Scotto esplodere con rabbia misurata e tagliente ..
“La Grecia è morta” .. con ritmo incalzante ed immagini
struggenti .. è un inno appassionato alla storia alla
cultura al bisogno vitale di un nuovo umanesimo per
far fronte alla devastante invasiva barbarie di questi
tempi occidentali .. ..
La Grecia è morta
La Grecia è morta
lo vedi da quelle scritte sui muretti a secco
dalle carcasse delle auto abbandonate nei campi
dal buio delle strade costiere la notte
dal tossire delle motorette sul lungomare
La Grecia è morta
quelle carte sporche a terra
strade tutte buchi
montagne di rifiuti
con l’odore che ti prende alla gola
La Grecia è sola
vittima dei raggiri delle banche
negozi che chiudono
insegne abbassate
lacrime e rabbia
… …. ….
La Grecia ha fame
nel pianto sconsolato dei suoi figli
nei seni vizzi delle madri per la carestia
La Grecia è di tutti
quindi anche mia
che l’amo disperato
perché sempre disperato è l’amore
La Grecia è un fiore
che trema al buio fra le cicale
promesso a una dea morta
… …. ….
La Grecia perde ogni bellezza
se si specchia vecchia nello stagno egeo
infestato dagli yachts dei soliti predoni
petrolieri, magnaccia, evasori, padroni
che intingono il pane nelle piaghe dei bubboni
… …. ….
La Grecia geme
nell’ansito delle puttane al porto
nel fiato pesante dei marinai dopo la tempesta
nel canto stridulo del bouzouki a ogni taverna
La Grecia è moderna
conta i cadaveri sulle sue spiagge
fetore dei boat-people di ogni guerra
nel ghigno dei soliti noti
fuggiti a Miami con la valigetta
nei rossi tramonti consumati in fretta
immortalati dagli scatti
dei tamarri di ogni razza, genia maledetta
La Grecia è inetta
per le troppe morti senza nome
per la carezza delle labbra
sulle parole, per l’urlo del sole su ogni pietra
per la vigna nana acciambellata a terra
per il tanto sperma sparso sul marmo delle chiese
per la fede nelle icone ortodosse
per le grazie non ricevute e i ceri accesi comunque
perché qualcosa arda nel buio
delle pareti di pietra pomice
e attorno sia il deserto delle serpi assetate
finchè qualcosa giace di noi nel fango
e quando torneremo alla tua luce
… …. ….
La Grecia è un gioco di carte truccate
pace perduta, pietra cicladica
lava che devasta e feconda
bionda carezza sui campi, sulla pietraglia
Grecia, il clangore della battaglia
capriccio degli dèi feroci
Grecia, partigiani al muro e raffiche di mitraglia
Grecia di voci soffocate dalla pece
terra immersa nel cielo dell’Idea
Madre egea ferina
dei figli scagliati dalla rupe Grecia
Grecia truce delle albe insanguinate
dalla follia del sacro fuoco
Grecia, il tuo popolo è solo, nel vuoto
e ogni popolo è greco
nel terreno calvo piantato di croci
Grecia, ho le tue voci nella gola
e più non ho voce
Grecia che uccido per morire in lei
e uccidendo salvo
Nel sordo tonfo dei sassi nella caverna
Nell’occhio in fiamme del vento
Nella carezza dell’alba
(Santorini, agosto 2010)
Fabio Scotto è nato a La Spezia nel 1959 e insegna Letteratura francese all’Università degli Studi di Bergamo. Traduttore e curatore dell’antologia dei “Nuovi poeti francesi” (Einaudi, 2011), a lui si deve l’apparato critico che accompagna il Meridiano dedicato a Yves Bonnefoy “L’opera poetica” (Mondadori, 2010). Tra le sue raccolte poetiche .. nelle Edizioni Passigli .. “Genetliaco”, 2000 – “L’intoccabile”, 2004 – “Bocca segreta”, 2008 –“La Grecia è morta”, 2013. In prosa nel 2009 “A riva” per le Edizioni Magenta.