di George Bernard Shaw (*)
«Alcuni uomini vedono le cose per come sono e chiedono: “Perché?”.
Io oso sognare cose che non sono mai state e dico: “Perché no?”».
(*) Come sa chi passa spesso di qui, il Marte-dì alcuni post della “bottega” ruotano intorno a fantascienza, fantastico e dintorni. Così è anche nel primo Marte-dì 2016 (come alcuni bipedi contano gli anni in una parte di un mondo di un periferico sistema solare in una galassia non troppo importante di qualche universo…). Ma i confini dei sogni sono labili, come mostrano questa frase di G. B. Shaw e l’immagine di Karel Thole. (db)
Un piede nel mondo cosiddetto reale (dove ha fatto il giornalista, vive a Imola con Tiziana, ha un figlio di nome Jan) e un altro piede in quella che di solito si chiama fantascienza (ne ha scritto con Riccardo Mancini e Raffaele Mantegazza). Con il terzo e il quarto piede salta dal reale al fantastico: laboratori, giochi, letture sceniche. Potete trovarlo su pkdick@fastmail.it oppure a casa, allo 0542 29945; non usa il cellulare perché il suo guru, il suo psicologo, il suo estetista (e l’ornitorinco che sonnecchia in lui) hanno deciso che poteva nuocergli. Ha un simpatico omonimo che vive a Bologna. Spesso i due vengono confusi, è divertente per entrambi. Per entrambi funziona l’anagramma “ride bene a librai” (ma anche “erba, nidi e alberi” non è malaccio).