Perché piangono le madonne?
Due bei disegni di Lanfranco Lodoli e qualche sciocchezza di contorno
Io so come far piangere le Madonne (con la maiuscola). Infatti quando lavoravo per il quotidiano «il manifesto» – e a Civitavecchia c’era una “madonnina” che lacrimava – andai a Pavia per farmi spiegare dagli esperti del Cicap, ovvero il «Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale» (vedi qui: www.cicap.org/ ) e in particolare da Luigi Garlaschelli come far lacrimare le madri-di-dio oppure elefantini sia in forma di statuetta che dipinte.
Però di madonnine, variamente colorate, che piangono con trenini sullo sfondo sinora non ne conoscevo. Sarà colpa dei biglietti troppo cari, direbbe forse il mio amico Angelo Maddalena: qui I treni… e chi “paga” per esempio. O magari è l’arte che mette troppe madonne in terra e le fa frignare per elemosinarci sopra? Oppure – ma questo è un segreto e/o un lapsus freudiano che io di siiiiiiicuro non dovrei rivelarvi (ops mi è scappato) – le Madonne che Lanfranco Lodoli “tira a piangere” sono motivate dal fatto che lui abita in un periferia di Roma che più ingorgata non si può… e sogna un trenino? (db)