Pietro De Muro, venditore di muri da 38 generazioni
un racconto di Andrea Serra
In che tempi viviamo! Tutti sanno tutto, ad esempio tutti parlano di muri, di muri… ma cosa ne sapete voi di muri!
Mi presento, Pietro De Muro, della De Muro-Muri, costruiamo muri da 38 generazioni. Il nostro motto è In muro Veritas.
Il trisnonno del bisnonno di mio padre ha inventato il muretto a secco con nicchia. Il semplice muretto a secco esisteva da secoli ma lui ha aggiunto una piccola nicchia ogni 100 metri. Nicchia ottima per cacciatori, rapitori, banditi, omicidi o bambini che vogliono giocare a nascondino.
Noi costruiamo muri resistenti, eleganti, efficienti. Muri etici non esistono. Quello che ne fatte voi, quella è l’etica. La nostra sola etica è fare bene il nostro lavoro.
Dite: Voi costruite muri per respingere poveri esseri umani. Rispondo: A noi hanno chiesto un muro che protegga i cittadini. Punto.
Noi siamo costruttori di muri da 38 generazioni. Il trisavolo del mio bisnonno ha inventato il muro con la feritoia: se voi la volete usare per guardare inosservati il panorama, per vedere la magia delle migrazioni degli uccelli, per osservare il cangiare delle nuvole accarezzate dal vento o per scagliare frecce e uccidere degli esseri umani, noi non lo sappiamo. E neanche ci interessa.
Abbiamo muri per ogni occasione e per ogni utilizzo: muri di gomma, muri antisismici, muri sismici, muri elettrificati, muri d’acqua, muri… insomma mi sono spiegato.
Noi mettiamo il muro, quello che ne fatte è affare vostro. Volete disegnarci sopra organi sessuali? Volete scrivere frasi tipo: Maria sei la luce dei miei occhi? Oppure: Se l’uomo è cacciatore il prete è bracconiere? Potete farlo.
Volete dipingerci sopra la Gioconda, l’Urlo di Munch o una margherita? Fatte pure. Volete dividere gli Stati Uniti dal Messico, il vostro giardino con quello della famiglia Melis? Fate come volete.
Non vi diamo il muro, e questi sono i nostri affari, il resto sono affari vostri.
Negli ultimi decenni, a partire dal mio bisnonno, ci stiamo specializzando in muri, diciamo così, più immateriali e per questo ancora più invalicabili. Volete degli esempi? Ecco a voi l’ultimo modello, l’abbiamo chiamato Sì, ma…
Con il Sì, ma… non c’è più bisogno di cazzuola, di malta o di fatica. Basta un Sì, ma… per creare separazione, distanza, per aprire un fossato. Volete la prova?
Eccola qua.
Partiamo dal primo, quello che ci è venuto talmente bene che può vantare migliaia di tentativi di imitazione:
Poveretti, bisogna aiutarli.
Sì, ma… a casa loro.
Non ho niente contro gli omosessuali, i miei migliori amici sono tutti omosessuali.
Sì, ma… i bambini no, non li devono adottare.
Poveretti questi migranti scappano dalla guerra, dalle carestie.
Sì, ma… noi non siamo mica il Paese di Bengodi.
Ognuno si veste come vuole, siamo in una democrazia.
Sì, ma… il velo non è libertà, sono obbligate.
Il colore della pelle non deve essere fonte di discriminazione.
Sì, ma… siete mai saliti in ascensore con uno di loro?
I disabili vanno aiutati a integrarsi.
Sì, ma… non è che ogni disabile deve avere per forza un parcheggio per lui.
Scusate se vi ho interrotto nelle vostre faccende, ma la mia precisazione era necessaria, e poi un po’ di pubblicità non ha mai fatto male a nessuno.
Per concludere.
Se dopo avere acquistato da noi un muro non foste soddisfatti, state sicuri che non verrete rimborsati anzi, in linea con la nostra stessa essenza, vi inviteremo con voce suadente ma ferma, di prendervela muro muro.*
* Pigaridda muru muru . Prendersela muro muro, traslato, lungo il muro, costeggiando il muro. Itinerario obbligato che conduce qualcuno nel luogo in cui lo si manda: Pigaridda muru muru = Va’ a pigliartela dove sai, seguendo sempre questo itinerario obbligatorio.