Poesia: Pacheco e Szymborska
La “cicala” – doppia stavolta – del sabato (*)
(…)
Continuo a pensare
ch’è un’altra cosa la poesia:
una forma d’amore che esiste solo in silenzio,
in un patto segreto fra due persone,
due sconosciuti quasi sempre.
Forse avrà letto che Juan Ramón Jinénez
progettava mezzo secolo fa di pubblicare una rivista.
Doveva chiamarsi Anonimato.
E pubblicare testi, non firme,
e farsi con poesie, non con poeti.
Io vorrei con il maestro spagnolo
che la poesia, ch’è collettiva, fosse anonima
(a questo tendono i miei versi e le mie versioni).
Lei forse riconoscerà le mie ragioni.
Lei che mi ha letto e che non mi conosce.
Non ci vedremo mai ma siamo amici.
Se le piacquero i miei versi
che importa se sono miei
di altri
di nessuno.
In realtà le poesie che ha letto sono sue:
lei ne è l’autore, che le inventa leggendole.
(José Emilio Pacheco, da «Los trabajos del mar», traduzione di Stefano Bernardinelli: parte della risposta a una richiesta di intervista di George B. Moore)
xxxxxx
Serata d’autore
O Musa, essere un pugile o non essere affatto.
Ci hai lesinato un pubblico in tumulto.
Ci sono dodici persone ad ascoltare,
è tempo ormai di cominciare.
Metà è venuta perché piove,
gli altri sono parenti. O Musa.
Le donne sverrebbero liete in questa serata,
non qui però, ma solo ad un match di pugilato.
Le scene dantesche sono soltanto lì.
E le ascese in cielo. O Musa.
Non essere un pugile, essere un poeta,
avere una condanna ai valéry forzati,
in mancanza di muscoli mostrare al mondo
poesiole da leggersi a scuola – tutt’al più –
o Musa. O Pegaso,
angelo equino.
In prima fila un vecchietto dolcemente sogna
che la moglie buonanima, risorta,
gli sta per cuocere la crostata di prugne.
Con calore, ma non troppo, ché il dolce non bruci,
cominciamo a leggere. O Musa.
(Wislawa Szymborska, da «Sale», traduzione di Pietro Marchesani)
(*) Per molti anni qui in “bottega” il sabato ha regnato “cicala” grazie a un’amica – libraia militante e molto altro – che invia ad amiche/amici i versi che le piacciono. Dopo un paio d’anni di interruzione le sue scelte poetiche sono tornate e di nuovo le abbiamo chiesto di sceglierne una ogni settimana per noi. Perciò ci rivediamo qui fra 7 giorni…