Premio Attila 2020: Matteo Renzi senza rivali e…
… a sorpresa Federico Fornario per la sezione “pace”
testi e immagini da www.rete-ambientalista.it
Per la sezione “Ambiente e salute”
Contro Matteo Renzi non c’è stata partita per Luigi Brugnaro «che di fiumi, laguna e di quanto ci vive intorno non gliene interessa nulla a meno che ci sia da far soldi con nuove devastazioni. Non solo il C di F ma tutte le norme di tutela ambientale e paesaggistica restano sulla carta, con la legittimazione degli uffici che invece di fare il loro dovere, al sevizio dei cittadini, assecondano il sindaco del fare». (R.S.)
Né per Sergio Costa, generale di brigata, comandante Carabinieri Forestale, pieno di decorazioni e onorificenze, ministro dell’Ambiente poi fatto fuori da Draghi non per quel che ha o non ha fatto ma solo per aver osato promettere di fare, esempio limiti zero Pfas. (L.B.)
Né per i Comuni di Roncade e Silea, per il Consorzio di Bonifica Acque Risorgive «che hanno interrotto i percorsi di democrazia partecipativa del Contratto di Fiume Meolo Vallio Musestre Melma Nerbon e Marzenego», né per la Regione Veneto «che non ha inserito i Programmi d’Azione dei Contratti di Fiume nel Piano Regionale per la Ripresa e la Resilienza del Veneto». (I.S.)
Né per il Movimento Cinque Stelle: «voltagabbana che per molti anni ha finto di essere parte del Movimento Ambientalista, insinuandosi al suo interno per poi utilizzare i voti di chi in buona fede gli aveva concesso credito, poi da tre anni maggioritario in Parlamento e al governo per dire SI a tutti i peggiori crimini contro l’ambiente, il patrimonio e la salute dei cittadini: Tav Terzo Valico con discariche annesse, Tav Valsusa, Ilva Taranto, TAP Salento, Trivelle nel Mediterraneo, seconda linea TAV Milano Venezia, TAV in Trentino». (M.F.)
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Dunque vince a man bassa un Premio Attila onnicomprensivo, al di là dell’Ambiente, vince Matteo Renzi
Per la sezione “Pace e Nonviolenza”
Stravincerebbe Matteo Salvini ma, per regolamento, il premio non può essere assegnato per due anni consecutivi. L’occasione non mancherà proprio. Per ora rivediamo – in calce – l’immagine che fece il giro del mondo.
Distaccato di mille miglia segnaliamo Federico Fornaro capogruppo LEU Liberi e Uguali alla Camera dei Deputati, che nel suo collegio di Alessandria fin dal tempo dei DS ha fama di nuclearista antiambientalista pro Tav.
Motiva il voto M.F : «Uomo di partito, sedicente di sinistra, che non si fa scrupoli di portare i suoi voti a sostegno di governi che appoggiano dittature criminali come quella Saudita, vendono armi al mondo intero, fanno affari oscuri con il regime militare egiziano ed altri, perseguitano fino alla tortura per motivi politici le voci critiche, come accade ai cittadini che denunciano le mafie e i disastri TAV in Val Susa. L’ipocrisia è una grave aggravante a queste nefandezze».
Il volto è quello del ministro dell’Interno ma il corpo è di una donna intenta ad allattare due spaventosi gemelli, simbolo di razzismo e nazionalismo. Il carro allegorico è stato tra i protagonisti della tradizionale sfilata di Carnevale a Düsseldorf. La raffigurazione è accompagnata da due bandiere tricolore recanti il messaggio “Brutta Italia” e da un tatuaggio a forma di cuore, stampato sulla spalla sinistra, riferito alla mafia. […]
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