Qualcuno picchiava le donne
di Andrea Serra (*)
38 riflessioni “gaberiane” utili per chi domani andrà – o non andrà – al corteo di Roma «Non una di meno»
- Qualcuno picchiava le donne perché era nato maschio.
- Qualcuno picchiava le donne perché il nonno, lo zio, il papà, il cugino…
- Qualcuno picchiava le donne perché si sentiva solo.
- Qualcuno picchiava le donne perché aveva avuto un’educazione troppo bigotta.
- Qualcuno picchiava le donne perché il cinema, il teatro, la pittura, la letteratura sono arti che richiedono animi tormentati.
- Qualcuno picchiava le donne perché glielo avevano detto.
- Qualcuno picchiava le donne perché non gli avevano detto tutto.
- Qualcuno picchiava le donne perché era fascista.
- Qualcuno picchiava le donne perché aveva capito che l’emancipazione andava lontano, ma piano…
- Qualcuno picchiava le donne perché beveva il vino, si commuoveva alle feste popolari, poi quando tornava a casa… La festa continua!
- Qualcuno picchiava le donne perché era così ateo che aveva bisogno di dimostrare a Dio che la creazione faceva proprio schifo.
- Qualcuno picchiava le donne perché sì!
- Qualcuno picchiava le donne… perché no?
- Qualcuno picchiava le donne perché non otteneva l’aumento di stipendio.
- Qualcuno picchiava le donne perché… L’emancipazione?… oggi, no. domani, forse… ma dopodomani, sicuramente. E allora bisogna approfittarne adesso.
Qualcuno picchiava le donne per fare invidia a suo padre. - Qualcuno picchiava le donne per abitudine, qualcuno per principio, qualcuno per frustrazione.
- Qualcuno picchiava le donne perché aveva scambiato la selezione naturale, per il Vangelo Secondo Darwin.
- Qualcuno picchiava le donne perché non c’era niente di meglio.
Qualcuno picchiava le donne perché aveva dietro di sé gli amici che gli coprivano le spalle. - Qualcuno picchiava le donne perché lo diceva anche il proverbio: Tu non sai il perché, ma lei sicuramente sì!
- Qualcuno picchiava le donne perché la storia, soprattutto la preistoria, è dalla nostra parte.
- Qualcuno picchiava le donne perché in fondo in fondo, se l’è cercata.
- Qualcuno picchiava le donne perché per lungo tempo le leggi lo permettevano.
- Qualcuno picchiava le donne perché non poteva tenere cani in casa.
- Qualcuno picchiava le donne perché tanto gli uomini di legge chiudevano un occhio, a volte anche due.
- Qualcuno picchiava le donne, ma poi si pentiva.
- Qualcuno picchiava le donne perché… L’avete voluta la parità tra i sessi?
- Qualcuno picchiava le donne perché gli piaceva chiedere scusa, dopo.
- Qualcuno picchiava le donne perché se eri un vero uomo dovevi farlo!
- Qualcuno picchiava le donne perché era stato picchiato a scuola, al catechismo, durante il servizio militare, a lavoro, eccetera eccetera eccetera.
- Qualcuno picchiava le donne… Perché… non lo so il perché, ma questa é l’ultima volta, amore, te lo prometto, non succederà mai più.
- Qualcuno picchiava le donne, ma non lo sapeva. Credeva che per picchiare fosse necessario usare le mani, i piedi, un bastone.
- Qualcuno picchiava le donne in parole, opere e omissioni.
- Qualcuno picchiava le donne perché era un cassaintegrato, un commerciante dai debiti oberato, un carabiniere stressato, un ingegnere, invecchiato, un ragioniere disadattato, un avvocato sdegnato, uno scrittore tormentato, un insegnante alcolizzato, un medico radiato, un cantante di malinconia impregnato, un idraulico arrabbiato, un calciatore infortunato, un sindacalista sfiduciato, un manager drogato, un paraplegico disperato, un politico indagato,
- Qualcuno picchiava le donne e quel qualcuno può essere ognuno, può essere ognuno di voi, di noi. Posso essere io.
- Qualcuno picchiava le donne e le picchiava e le picchiava perché aveva paura che se avesse smesso avrebbe dovuto rivolgere verso di sé tutta quella violenza.
- Qualcuno picchiava le donne perché non c’era nessuno a fermarlo, perché in fondo è facile voltarsi dall’altra parte, sperare che le cose si aggiustino, perché, su certe cose, l’omertà ci viene insegnata da bambini.
- Qualcuno picchiava le donne perché gli era più facile sentire le urla di dolore, di paura, gli era più facile guardare quegli occhi carichi di odio, di terrore, di disperazione, che rivolgere quello sguardo verso di sé. Perché il vuoto, il silenzio la debolezza, la propria, non sono sopportabili.
- Qualcuno picchiava le donne. Qualcuno ha picchiato le donne. Qualcuno picchia oggi, una donna. Però adesso basta. Basta. Basta.
(*) molte/i ricorderanno «Qualcuno era comunista» di Giorgio Gaber; Andrea Serra lo ha riscritto così. La vignetta è di Pat Carra.