Quasar n. 1, il nuovo libro rivista di FS

Di Mauro Antonio Miglieruolo

Non un evento epocale, ma quasi. Finalmente la rivista (sotto forma di libro – purtroppo – aperiodico) del quale si sentiva la mancanza. Quasar n. 1 – Circo Galattico (Edizioni della Vigna, marzo 2013 – Curatori Antonio Bellomi e Luigi Petruzzelli ). Vedi: http://www.edizionidellavigna.it/collane/QUA/001/QUA001.htm

Chiuso definitivamente Futuro Europa (prima Perseo Libro e poi Elara) non restava sul mercato che l’ormai antica e pur gradevole Robot. Non c’era invece quello che ora c’è, un prodotto da libreria che integra il ruolo svolto da Robot, con il suo sapore retrò di rivista “da edicola”.

19giugno2-Quasar n1Un bisogno ora coperto dall’iniziativa del buon Luigi Petruzzelli.

Bisogna tuttavia precisare che non si tratta di un dato puramente formale, l’occupazione di una spazio – dopo Interplanet, lasciato desolatamente vuoto; ma del lavoro di buona qualità svolto dai due curatori, che hanno saputo raccogliere un discreto numero di buoni testi. Mi permetto di citare tra i tanti, procedendo a caso, Robert Silverberg, Resnick, Ghezzo,

(il cui lavoro manifesta una ispirazione ideologica che francamente aborro: Ghezzo se la cava bene con la penna, molto meno nel maneggiare la modernità. La specifica modernià, una iattura, data dalla globalizzazione, dalla quale però è escluso il lavoro, contro il quale valgono le barriere protezionistiche, rafforzate, se del caso, rispetto alle passate barriere doganali. Si tratta di una globalizzazione – quella dei flussi di lavoratori – che i liberisti di tutte le specie, a loro volta, aborrono. Che i Padroni del Vapore aborrono. Dunque, la globalizzazione del lavoro non si fa, se ne parla male, si invita alla prudenza, su di essa si diffondono ipotesi allarmistiche e allarmanti. “Non possiamo ospitare tutti”. Ma tra l’ospitare e gettare a mare ce ne corre. E dietro certe parole in libertà, questo si nasconde. La ferocia del Moloch Capitale, mai sazio di vittime. Normale amministrazione, dunque. Senonché, da un “cristiano” ci si aspetterebbe più tolleranza, maggiore comprensione… Ma già, Ghezzo è cattolico! Non è dato per lui l’obbligo che vige per tutti gli altri)

Piccinini e, perché non citarlo? anche il mio “In Memoriam”, nel quale faccio agire Lino Aldani, il Maestro di tutti noi, mescolando fantasia e verità, interpolando le invenzioni ai fatti e alle conversazioni effettivamente avvenute.

Bene, allora. Procuriamoci questo primo numero e disponiamoci all’attesa del secondo. Sollecitiamone, anzi, l’uscita. E buona lettura a tutti.

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Quasar n. 1, il nuovo libro rivista di FS

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Miglieruolo
Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.

  • Ho letto l’altra sera il racconto di Mauro e mi ha colpito molto
    Un idea Borgesiana, sviluppata con uno stile personale e avvolgente e con una certa dose di ironia, mettendo insieme il piano della narrazione con quello autobiografico.

    Confermo, inoltre, che questo primo numero di Quasar è davvero un ottima lettura (il livello di racconti e saggi, finora, è davvero alto e, in particolare, trovo che Prayerville sia davvero un piccolo capolavoro)

    Ciao
    Angelo

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