Quel 25 aprile e oggi – 12
Cagliari: due diverse gioventù e un acrostico
di Daniela Pia (*)
Ho visto, lo scorso anno, a Cagliari, due gioventù diverse, nella ricorrenza della Liberazione dal nazifascismo: ragazzi insieme ad anziani e adulti per ricordare il sacrificio di chi si è speso per liberare il proprio Paese dall’orrore della dittatura e, di contro, una manifestazione intollerabile, autorizzata dal prefetto, una sfida, una provocazione per glorificare i fascisti che difesero la dittatura. Lo ricordo con questo acrostico: ancora è necessari, oggi, ribadire la necessità di liberarci. E non aggiungo altro.
L’anno scorso li ho visti, i pronipoti degli antifascisti
Intonavano «una mattina mi son svegliato, o bella ciao»
Bandiere partigiane imbracciate da nonni e bisnonni
Erano forse gli ultimi rimasti e sfilavano al loro fianco
Rosso era il colore, a ricordare il sangue versato
Impari lotta del tempo passato a liberare il Paese
Accerchiato. Nella piazza di fronte un nero corteo,
Militare la posa, onorava i camerati perduti
Ordine, disciplina, e capelli rasati, autorizzati
Capi di truppe fantoccio in un 25 aprile oltraggiato
Infangato dal nero di un passato ignorato
(*) Oggi un blog speciale con 24 post, uno ogni ora, su Liberazione e sulla resistenza – sia minuscola che maiuscola – al nazifascismo. Nella piccola redazione (un po’ allargata per l’occasione) abbiamo discusso l’idea, partita da David, di scegliere 24 testi o immagini che raccontassero quel giorno e l’oggi; che mostrassero qualcosa (o qualcuna/o) importante da ricordare; che attualizzassero e/o problematizzassero la Liberazione e la Resistenza. Alcuni post sono firmati, gli altri sono nati – come già è successo – nel lavoro comune che possiamo chiamare Qbea cioè Questo Blog E’ Antifascista.
INCONCEPIBILE.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/30/benito-mussolini-un-artista-bestemmie-di-un-parroco-dallaltare/579272/