Raccolta
di Rosana Crispim Da Costa (*)
Il mio seme è terra lontana
Fertile
di speranze calpestate
Annaffiato
da un orgoglio nero
Nei campi
dove divento polvere
Lascio gocce di sudore clandestino
E nessuno mi vede
Nessuno si accorge della mia voce
Ho perso anche il mio nome
in mezzo alla frutta sugosa
E il mio cuore sopravvive
per la nostalgia che urla il ritorno
verso la mia terra
Ragazza madre
abbandonata
con il figlio che ancora succhia attaccato
alle sue mammelle nere
Al posto del latte
lacrime aspre
Il sole brucia la mia memoria
il mio sangue in turbinio
ascolta i messaggi dei tamburi
Non conosco niente del paese delle mele
Non sento il canto degli uccelli
Non sento il conforto dell’arrivo
Questa raccolta sembra infinita
(*) Il 21 marzo è la «Giornata mondiale della poesia» istituita dall’Unesco. L’idea era di farvi trovare oggi un blog molto particolare, cioè 24 poesie, una ogni ora. Dalla mia piccola lista amicale «my favorite things» (per l’occasione un po’ allargata) sono arrivate 28 poesie. Di ogni genere: alcune assai famose, altre inedite o scritte per quest’occasione. Così abbiamo deciso di allargare un pochino il giorno canonico. Si è perciò partiti alle 20 di ieri per terminare alle 23 di oggi. Buona lettura (db)