Rachel Carson e la primavera che…
… divenne silenziosa
di Daniela Pia
Raccontare Rachel Carson significa mettere ancora una volta l’accento sul rapporto inscindibile che esiste fra le attività umane e il fragile equilibrio con la natura. Nata il 27 maggio1907 in Pennsylvania, a Springdale – come si intuisce dal nome era una vallata immersa nella natura – la Carson visse il rapporto con l’ambiente che la circondava in modo totalizzante.
Laureatasi in biologia si dedicò alla scrittura: come naturalista concentrando la sua attenzione e la sua passione sulla biologia marina. Lavorò all’ufficio per la pesca e la difesa della natura del Dipartimento dell’Interno degli Stati Uniti, dove iniziò a pubblicare testi divulgativi: è del 1941 «Il vento e il mare», seguito nel 1950 da «Il mare intorno a noi» e nel 1955 da «Sulla riva del mare». Pagine colme di meraviglia verso la natura e tutti gli esseri viventi, capaci di trasmettere un senso di profonda compenetrazione con la bellezza.
Negli anni ’60 con «Primavera silenziosa» (*) – il suo libro più conosciuto – approfondì gli effetti dei pesticidi e dei fitofarmaci sull’ambiente, mettendo in luce come questi agissero in modo indiscriminato, alterando l’ecosistema a ogni livello. Denunciò il fatto che, nonostante un biocida fosse finalizzato all’eliminazione di un organismo ritenuto dannoso, l’effetto del suo uso si sarebbe ripercosso inevitabilmente sulla catena alimentare: sopprimendo l’insetto si sarebbe finito per avvelenare altri animali e gli uomini.
I pesticidi e i biocidi, immessi in commercio in quantità industriale dagli anni ‘40 del Novecento, non essendo biodegradabili persistevano a lungo sul terreno, nei fiumi e nel mare compromettendo irreparabilmente l’ambiente. Frutto di vent’anni di ricerche, «Primavera silenziosa» ebbe un impatto enorme nel risvegliare le coscienze ma fu fortemente osteggiato dalle aziende produttrici di pesticidi e dallo stesso governo degli Stati Uniti. Un libro importante, antesignano delle battaglie ambientaliste successive.
Tuttavia la Carson non visse abbastanza a lungo per godere i risultati del suo infaticabile lavoro di sensibilizzazione e denuncia: si ammalò di un tumore ai polmoni. Pur malata non rinunciò a testimoniare alle udienze della Commissione Consultiva Scientifica, voluta dal presidente John Kennedy per approfondire quanto i suoi studi avevano svelato. E alla fine si giunse all’abolizione dell’uso dei pesticidi e, in particolare del DDT. Si spense il 14 aprile 1964, a 56 anni.
A sedici anni dalla sua scomparsa, il suo impegno e la sua dedizione vennero celebrati postumi e le fu attribuita la Medaglia presidenziale della Libertà, la più alta onorificenza civile degli Stati Uniti.
(*) si può scaricare in rete
MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.
Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.
Peccato che di Rachel Carson si parli così poco e sia pressoché sconosciuta. Lei che ha veramente precorso i nostri tempi inquinati da pesticidi e tanto altro.