Rainer Maria Rilke: «Io temo tanto…»
187esimo appuntamento con “la cicala del sabato” (*)
Io temo tanto la parola degli uomini.
Dicono tutto sempre cosí chiaro:
questo si chiama cane e quello casa,
e qui è l’inizio e là è la fine.
E mi spaura il modo, lo schernire per gioco,
che sappian tutto ciò che fu e sarà;
non c’è montagna che li meravigli;
le loro terre e giardini confinano con Dio.
Vorrei ammonirli, fermarli: state lontani.
A me piace sentire le cose cantare.
Voi le toccate: diventano rigide e mute.
Voi mi uccidete le cose.
[da «Le poesie giovanili», traduzione di Anna Maria Carpi]
(*) Qui, il sabato, regna “cicala”: libraia militante e molto altro. Facendo bene i conti codesta cicala ha scoperto di essere “maggiorenne”, cioè da oltre 18 anni invia ad amiche/amici per 5 giorni alla settimana i versi che le piacciono; immaginate che gioia far tardi la sera oppure risvegliarsi al mattino trovando una poesia. Abbiamo raggiunto uno storico accordo: lei sceglie ogni settimana fra le ultime poesie inviate quella da regalare alla “bottega” e io posto. Perciò ci rivediamo qui fra 7 giorni. [db]
bella, la voglio!