Rapporti
di Pabuda
lo devo confessare
(“devo” si fa per dire:
è un trucchetto come un altro,
tanto per trovare tre parole
da dove cominciare):
ho un cattivo rapporto
sia coi soldi sia colla merda.
anche quando
ricadono sotto la mia patria podestà.
ci stavo pensando seduto al cesso,
o, in piedi, di fronte al bancomat…
che è quasi lo stesso:
non sarà che mi son tanto
profondamente ficcato in testa
quella stupenda citazione
shakespeariana del Timone d’Atene
che il Carlo Marx ha pensato bene
di riportare nei famosi Manoscritti
che leggevamo da ragazzi…
che ora mi ritrovo
subconscio e conscio
dominati dallo schifo
pei più minimi ragionamenti finanziari?
(del tipo: “digita il codice segreto ché
ti ridiamo la grana…”).
per quanto poetica e bizzarra
potrebbe essere una spiegazione.
ma con la cacca come la mettiamo?
da ragazzi che diavolo leggevamo?