Re:Common – 12 progetti che rischiano di distruggere il pianeta

rapporto sul pianeta che muore

In occasione del quinto anniversario dell’Accordo di Parigi sul clima, 18 ong internazionali, tra cui Re:Common, hanno redatto il rapporto “I 12 progetti che rischiano di distruggere il Pianeta”.

Qui l’estratto in italiano dei due casi seguiti da Re:Common: sfruttamento del gas in Mozambico  e gasdotto EastMed nel Mediterraneo.

I dodici progetti che rischiano di distruggere il pianeta 

da qui 

il libro inizia così:

Il 12 dicembre ricorre il 5° anniversario dell’Accordo di Parigi. Tuttavia non è certamente tempo di celebrazioni. Nonostante gli allarmi della comunità scientifica e i sempre più evidenti segnali della crisi ecologica in corso, l’industria fossile e i suoi finanziatori stanno continuando a investire su petrolio, gas e carbone, ostacolando la transizione necessaria per limitare l’aumento della temperatura media al di sotto di 1,5° C.

Il rapporto prende in esame 12 mega-progetti fossili attualmente in fase di sviluppo che, se venissero realizzati, causerebbero il rilascio di atmosfera di 175 miliardi di tonnellate di anidride carbonica. Un volume di CO2 sufficiente a esaurire metà del budget di carbonio rimanente per restare al di sotto della fatidica soglia di 1,5°C.

Oltre alle conseguenze per il clima, questi progetti comportano impatti negativi anche dal punto di vista ambientale e della salute delle persone, oltre a causare violazioni dei diritti umani.

A guidare l’espansione fossile ci sono società come Eni, Total, Shell e le altre major dell’oil & gas, ma anche la finanza gioca un ruolo da protagonista. Dalla firma dell’Accordo di Parigi a oggi, le principali banche e fondi di investimento mondiali hanno finanziato le società attive in questi 12 progetti con circa 3mila miliardi di dollari.

Un fiume di denaro che dimostra come, nonostante gli impegni e le politiche di disinvestimento adottate in questi anni da molti istituti, per il clima la finanza non stia ancora facendo la propria parte.

I 12 progetti presentati nel rapporto rappresentano un test fondamentale per banche, assicurazioni e fondi di investimento. Per evitare gli impatti più catastrofici della crisi climatica occorre interrompere immediata- mente i finanziamenti per quelle società che continua- no a realizzare nuovi progetti fossili.

Tra i casi più iconici inclusi nel rapporto c’è l’espansione dell’industria del gas in Mozambico, guidata da Eni e dalla francese Total, che sta causando devastazione e violenze nella regione di Capo Delgado…

Redazione
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