Renzi 3
(Uffastorenzi!)
Di Mauro Antonio Miglieruolo
A Firenze tutto si affitta. E a prezzi stracciati, sembra. Sembra anche non sia possibile sapere quanto stracciati siano questi prezzi perché non è possibile esserne messi a conoscenza. Per ragioni di privacy, si oppone. A Firenze sono sempre stati spiritosi e un po’ caustici, ma adesso mi sembra si stia esagerando. Vogliono forse farci morire dalle risate con questa loro privacy? No, non vogliono. A furia di insistere il prezzario è uscito fuori. Non però le pezze d’appoggio per l’affare Ponte Vecchio.
Il patrimonio artistico in affitto, dunque. E niente trasparenza. Siamo alle solite? Siamo alle solite: le solite pastette all’italiana. Renzi, rottamatore di professione, mostra crepe nell’immagine che si è abilmente creato prima ancora di aver preso nelle sue mani il timone del governo. Riuscisse a prenderlo effettivamente è preoccupante pensare cosa potrebbe accadere. Già vedo con terrore la Reggia di Caserta invasa dagli stilisti di moda, dagli sceicchi del petrolio, o dai cafoni di casa nostra, quelli che “ci hanno li sordi”. E il Colosseo di Della Valle restaurato in modo vi si possano organizzare serate danzanti. Con annesso parcheggio abusivo di pullman e auto di lusso private. Solo della Cappella Sistina non temo. Dalle parti del Vaticano non si scherza certo con i soldi, ma neppure con i simboli e con il valore delle opere d’arte. Sono mica stupidi e incolti, quelli d’Oltre Tevere; ignoranti per vocazione come i nostri politici, definizione dalla quale non mi sento di escludere questi presunti nuovi già vecchi prima di cominciare. Vecchi come sono sempre stati tutti i nuovi avanzanti che oggi, per fortuna, avanzano un po’ meno. Non più altro che avanzi, ormai.
Cominciamo a preoccuparci, dunque. Nel suo furore rottamatorio il Rottamatore potrebbe riuscire nell’impresa che i suoi predecessori, troppo occupati a governare e a nuotare nel mare magnum del malaffare, non sono riusciti a portare a compimento. Prosciugare l’immenso serbatorio artistico che ancora, nonostante i politicanti, conserviamo.
Dopotutto si tratta di uno dei pochi beni comuni che i pescecani dell’economia non hanno ancora potuto azzannare per bene. Perché avevano altro da fare e perché non avevano uno disposto a sciuparlo questo patrimonio per fare cassa. Ma ecco ora profilarsi all’orizzonte un Renzi che ha dato buona prova di sé con Ponte Vecchio e con gli Uffizi.
Renzi, non il nuovo che avanza, ma lo spirito bottegaio che trionfa.
Normal
0
14
false
false
false
IT
X-NONE
X-NONE
/* Style Definitions */
table.MsoNormalTable
{mso-style-name:”Tabella normale”;
mso-tstyle-rowband-size:0;
mso-tstyle-colband-size:0;
mso-style-noshow:yes;
mso-style-priority:99;
mso-style-qformat:yes;
mso-style-parent:””;
mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt;
mso-para-margin-top:0cm;
mso-para-margin-right:0cm;
mso-para-margin-bottom:10.0pt;
mso-para-margin-left:0cm;
line-height:115%;
mso-pagination:widow-orphan;
font-size:11.0pt;
font-family:”Calibri”,”sans-serif”;
mso-ascii-font-family:Calibri;
mso-ascii-theme-font:minor-latin;
mso-fareast-font-family:”Times New Roman”;
mso-fareast-theme-font:minor-fareast;
mso-hansi-font-family:Calibri;
mso-hansi-theme-font:minor-latin;}
***
Riporto per la gioia delle persone di buon senso il tariffario dei beni che la Costituzione vorrebbe destinati a promuovere lo sviluppo della persona e invece sono messi in pericolo:
Grotta del Buontalenti a Boboli, costo di un cocktail 5.000 euro, una bazzecola per un milionario;
Cortile dell’Ammannati di Palazzo Pitti, per una cena 15.000 euro;
La Galleria Palatina di Pitti, stando accanto alla Madonna della Seggiola di Raffaello, 10.000 euro;
Se invece l’ambizione è quella di un addio al celibato agli Uffizi, avendo per decoro la Venere del Botticelli, le solite 5.000 per un cocktail e 10.000 per la cena.
In proposito ecco quanto riporta sul suo sito il fatto Quotidiano (http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/20/firenze-ecco-tariffario-per-noleggiare-uffizi-o-ponte-vecchio-e-bere-cocktail/662134/) dal quali di dati cui sopra sono stati prelevati:
Matteo Renzi ha annunciato querela contro il senatore del Movimento 5 Stelle Maurizio Romani, reo di aver testualmente ripetuto in Senato le parole del comunicato stampa di Ornella De Zordo, la consigliera comunale che ha denunciato la vicenda. Ma il sindaco sa bene che nessun parlamentare può essere processato per opinioni liberamente espresse in aula, e dunque sa che non sarà mai costretto a tirare fuori le carte. E infatti si guarda bene dal rispondere a queste tre domande: 1) Esiste un documento che attesti il versamento di 120 mila euro da parte della Ferrari al Comune di Firenze? 2) Esiste la documentazione del taglio di 120 mila euro che le vacanze dei bambini disabili fiorentini avrebbero subìto da parte di un non meglio precisato ente? 3) Perché l’obbligo di lasciare tre metri e mezzo per il passaggio sul Ponte dei mezzi di soccorso (obbligo disatteso, come testimoniano le foto del banchetto) è stato notificato alla Ferrari solo il giorno dopo l’evento?
Mi fermo qui per non provocarvi un possibile travaso di bile.