Renzi, ti amo. Beh…
… non esageriamo: ti ammiro
di Mauro Antonio Miglieruolo
Hai promesso che non saresti mai andato al governo senza un passaggio elettorale. Ora però sei al governo senza alcun passaggio, primo capo del governo senza mai essere stato un parlamentare;
hai raccomandato serenità a Letta, ma forse parlavi dello stare in pace che consegue alla morte: la morte del governo. Letta infatti ora sta sereno, senza più le preoccupazioni di gestire un ruolo forse troppo grande per lui e certamente molto più grande per te;
hai promesso di rottamare un’intera classe dirigente, ti sei limitato a raccoglierla intorno a te…
brutto affare, pessimo arnese, ennesimo imbonitore alle porte…
Nonostante tutto questo, nonostante la diffidenza per la tua destrorsa forte collocazione politica, nonché qualche dubbio sulle tanto sbandierate capacità personali (come è stato per Berlusconi, uomo tutto chiacchiere e senza distintivo) molto vaniloquio e poca sostanza, avverto lo stesso lo strano impulso a ringraziarti: sei riuscito a sorprendermi E NON CREDEVO. Nel disastrato panorama della politica italiana, dominato dalla mediocrità del male, sei riuscito a risultare più pernicioso degli altri. Spicchi con forza, per davvero!
Si racconta infatti che il tuo governo sia la prosecuzione, anzi la sintesi, dei 3 che lo hanno preceduto (Berlusconi, Monti, Letta) e le prime verifiche dimostrano che questi racconti non erano poi tanto fantasiosi;
si racconta che B. sia riuscito a mettere piede nel governo per procura; Berlusconi è arrivato praticamente a vantarsi di questo, raccomandando ai suoi di considerare che, senza qualche aiutino, da solo, con un partito ancora ostile dietro, non ce la puoi fare (neppure D’Alema e Veltroni, che si rodono d’invidia, erano riusciti a ottenere tanto);
si racconta di forze oscure dietro di te, le stesse che hanno guidato i governi che si sono succeduti dalla caduta del muro di Berlino in poi; ma tu sorridi, sorridi sempre, vai avanti per la tua strada incurante dei cadaveri che disseminerai, felice forse addirittura di non contare nulla;
si racconta che sei stato udito dichiarare che il PD non è più da considerarsi partito di sinistra; non è una novità, ma tu hai trovato il coraggio di dirlo, facendo piazza pulita di un equivoco che durava decenni: merito non da poco. Vera e propria impresa da eroe. Eroe borghese…
Per tutto questo faccio il mio dovere di cittadino onesto e bacio le mani a vossia. Dopo però, subito dopo questa infilata di testa sotto la sabbia, mi imbottisco di tranquillanti, mi infilo a letto e chiudo la luce.
Per una settimana almeno non voglio sentire nessuno.