Reuf Islami: il 21° anniversario
di Vito Totire (*)
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Il 21 marzo di 21 anni fa, a Bologna in via Ranzani, moriva schiacciato dallo smottamento di uno scavo privo di protezioni un giovane immigrato albanese.
Lavorava per una ditta che gestiva un subappalto per conto di una altra azienda bolognese committente. Il processo penale ha stabilito che si è trattato di un omicidio colposo causato da omissione di misure di prevenzione.
Il “risarcimento” è stata cosa indegna di questo nome, anche dal punto di vista strettamente economicistico.
Noi ricordiamo Reuf. Ricordiamo la persona, abbiamo incontrato e conosciuto i sui familiari, affranti dal dolore: giovane onesto e volenteroso non ha esitato a sobbarcarsi un lavoro sporco e faticoso ( un “bad job” come dicono i sociologi , di quelli spesso affidati agli immigrati), un lavoro per una ditta che aveva già violato altre volte le misure di sicurezza.
Ma ricordiamo anche il “simbolo” e il significato politico della sua morte:
– vittima di una “politica” sulla immigrazione disumana e securitaria voluta dalle forze più retrive del paese, tuttora rappresentate nel governo.
In quegli anni, dovendo inaugurare il CPT di Foggia, per evitare che il rappresentante del governo in visita lo trovasse vuoto qualcuno organizzò una retata in campagne e cantieri per fare prigionieri un po’ di immigrati. Alla visita dell’esponente del governo i detenuti risultarono tutti lavoratori !
– vittima della cronica mancanza di sicurezza e prevenzione che colpisce da sempre tutti i lavoratori immigrati o autoctoni che siano, una condizione rispetto a cui è in corso la organizzazione di forme di autodifesa.
Sono questi i nodi non risolti nel nostro paese che “spiegano” il silenzio del “palazzo “ e dei decisori politici locali. Diremmo un silenzio vergognoso se attribuissimo al “palazzo” un residuo barlume di coscienza Ma il “palazzo” è impegnato solo su piccole questioni di potere e di poltrone per ricordare l’omicidio di Reuf.
Sta di fatto che : alla nostra proposta di intitolare a Reuf il sito che è stato teatro dell’omicidio il comune di Bologna, per anni, non ha risposto.
Dopo molto tempo (2012!) abbiamo appreso che si intendeva dedicare una targa, ma da allora NESSUNA TARGA COMMEMORATIVA E’ STATA PREPARATA O COLLOCATA.
PER NOI E’ COME NON RICORDARE IL LUOGO DOVE UN PARTIGIANO E’ STATO UCCISO DA PARTE DEI NAZIFASCISTI.
E INVECE LE PERSONE , GLI STUDENTI, I GIOVANI CHE PASSANO NEI PRESSI DEL LUOGO DEL’OMIDICIO DI REUF DEVONO SAPERE !
Il 21 marzo è certo il Primo giorno di primavera ma è anche l’anniversario che un omicidio sul lavoro che la comunità vuole ricordare.
Reuf : non ti dimenticheremo mai e “continueremo in quello che è giusto” (Alex Langer)
(*) RETE NAZIONALE PER L’ECOLOGIA SOCIALE ( circolo “Chico” Mendes, centro Francesco Lorusso, AEA, Lega animalista Ferrara, Antropologiainmovimento)