ricordo di Melvin Van Peebles

Due film scelti da Francesco Masala e due link più una noticina di db

 

con sottotitoli in inglese

scritto da Melvin Van Peebles, una storia sugli stereotipi razziali degli afroamericani al cinema.

 

documentario di Arte, in francese, su Melvin Van Peebles (Chicago, 21 agosto 1932 – New York, 21 settembre 2021)

 

in bottega cfr (qui) la recensione di Watermelon Man (“L’uomo caffelllatte”) il primo film girato da Melvin Van Peebles

 

PER SAPERNE DI PIU’

https://ilmanifesto.it/melvin-van-peebles-limmaginario-preso-a-calci (di Antonello Catacchio) e https://ilmanifesto.it/panther-il-film-di-melvin-van-peebles-cio-che-hanno-fatto-il-governo-e-lfbi-alla-comunita-nera-deve-essere-detto-chiaramente (di Giulia D’Agnolo Vallan): è un’intervista in cui il regista raccontava il film realizzato con suo figlio Mario; in “bottega” cfr Panther – Mario van Peebles (visto da Francesco Masala)

COME SI STA NEL CORPO ALTRUI? una noticina di db

Il trucco è vecchio quasi quanto il mondo: mettersi nei panni degli altri e vedere… l’effetto che fa. Chi ama la fantascienza pensa subito a un brevissimo, fulminante racconto (è qui: Fredric Brown: «La sentinella»). Chi da anni frequenta – ma forse il termine giusto è: sopporta – db forse avrà visto in scena una lettura intitolata «Le scimmie verdi» dove lui e Hamid Barole si scambiavano gli abiti… e così le identità. E ancora si può “giocare” ad addormentarsi uomo e svegliarsi in corpo di donna (o viceversa)… Strani viaggi utili a riflettere.

Una ventina d’anni fa (vado a memoria) il concorso letterario «Eks & Tra» premiò «Il virus del colore» di Miguel Angel Garcia: un leghista convinto d’improvviso si ritrova nero-nero. La malattia non ha effetti collaterali… a parte il mutamento di epidermide. Ma con ogni evidenza le sue conseguenze psico-sociali-politiche non vanno sottovalutate. Ovviamente tacerò il finale del racconto. Quando lo lessi mi tornò in mente quel film magistrale che qui sopra cita Francesco Masala: «L’uomo caffellatte» del lontanissimo 1970. Io lo considero un piccolo capolavoro, una favola politica magistrale e ve lo consiglio caldamente: all’epoca purtroppo circolò poco ma oggi in rete o in una buona cineteca si dovrebbe trovare. A (s)proposito: sarà vero che l’ironia tutti gli scemi li porta via?

 

 

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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