Rifiuti: prevenire, bonificare, ragionare

Un giro da monte Bibele a Castel de’ Britti passando per il Bell’aria di Bologna

di Vito Totire (*)

La piccola discarica ai piedi della zona archeologica di Monte Bibele (ma c’è chi ha preso a chiamarlo Babele) è stata – diciamo così – bonificata: non come si farebbero le pulizie di Pasqua in casa, ma insomma… La prossima volta sarà meglio raccogliere tutti i residui che sono rimasti per terra: vetri, qualche tubo, pezzi di ceramiche. Pure converrebbe, quando si bonifica, dare un’occhiata alla scarpata vicina dove sono evidenti alcuni sacconi neri pieni di rifiuti… Ovviamente non è una critica a chi è intervenuto; anzi, la pazienza degli operatori viene messa sempre a dura prova ed è encomiabile.

Il problema è: come prevenire? Quali garanzie che il malcostume non si ripeta? Si fa da noi un gran parlare di turismo intelligente e sarebbe disdicevole – per tutti, ma anche per studiosi e archeologi – che quei cassonetti continuassero a funzionare da calamita di smaltimenti abusivi… che pullulano nel territorio.

Non ci preoccupiamo solo dell’ambiente fisico, dei turisti-archeologi e della nostra salute ma anche di quella animale. A Monte Bibele c’era anche una batteria di automobile: la bellissima famigliola di istrici che ha stabilito la sua residenza esattamente in quei paraggi non pare entusiasta.

Gli smaltimenti abusivi pullulano, nonostante la abbondanza di Isole ecologiche ben gestite e ben attrezzate (dunque: nessuna attenuante!):

  1. a Palazzo di Bisano, in via del Lavoro, avvistato un elettrodomestico…
  2. sotto il Bellaria – ma c’è chi ormai lo chiama Bruttaria – di Bologna, nel piazzale prima della salita, avvistato un intero salotto dismesso; certo il Comune ha piazzato le telecamere (5) ma gentilmente ha fatto sapere dove sono così per – involontariamente – comunicare dove smaltire abusivamente può essere un problema…
  3. il sito che non finisce mai di sorprenderci è Castel de’ Britti (ma c’è chi ha preso a chiamarlo Castel de’ Brutti); DA ANNI CHIEDIAMO AL COMUNE DI SAN LAZZARO DI RIMBOCCARSI LE MANICHE PER METTERE IN OPERA INTERVENTI DI PREVENZIONE; GLI SFORZI CONTRO LA COLATA DI CEMENTO NON HANNO FRENATO LA “CASCATA” DEL RUSCO come si dice qui, cioè dei rifiuti. Questa mattina si presentava uno scenario orrido: UN SERBATOIO DI MEDIE DIMENSIONI, TUBI IN PLASTICA CON RETE METALLICA, UN FRIGORIGERO, DUE BIDONI DI RESIDUI DI VERNICE, suppellettili… FRANCAMENTE NON SI COMPRENDE LA TOLLERANZA DI QUESTO STATO DI COSE; abbiamo detto più volte che il sito è a rischio (come è noto negli ultimi mesi è stato collocato cemento-amianto, anche se prontamente bonificato); le telecamere (ve ne sono di mobili) non costano quasi nulla , nel senso che, con le prime due multe le ripaghiamo… O DOBBIAMO FARE UNA COLLETTA?
  4. sorvoliamo” sul water e sulla quantità industriale di cartoni (ma il regolamento comunale non chiede di “ridurre i volumi”?) sulla via Jussi, prima della rotonda intitolata al glorioso professor Maltoni…

Amministratori, assessori: svegliatevi dalla catalessi…

Bologna, 31.1.2017

(*) Vito Totire è portavoce del circolo “Chico” Mendes e di AEA-associazione esposti amianto.

LA FOTOGRAFIA, scelta dalla redazione, MOSTRA UN CONVEGNO DEL PASSATO (o forse futuro) PROSSIMO DOVE GLI AMMINISTRATORI DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA DISCUTONO – CON PASSIONE E COMPETENZA – DEI RIFIUTI.

 

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