Riflessioni sul nichilismo russo
son talmente odiosi
‘sti nobili pietroburghesi
convenuti
per la cena apparecchiata
a pagina centoquarantasette
del romanzo che sto leggendo
(tra un pisolino e l’altro)
che capirei benissimo
se un giovane nichilista
decidesse un bel momento
di piazzare un ordigno esplodente
tra i capitoli del pesante volume.
preferirei, tuttavia,
dovesse mai risolversi in tal senso,
facesse saltare tutto…
quando il libro
giace a riposo sul comodino
e non mentre
ce l’ho sotto al naso
e tengo il segno col ditino!