Rigaglie: Terra non battezzata
di Andrea Appetito
Il bagliore dell’ultimo lampione svanisce e mi addentro nell’oscurità piovigginosa. Ogni tanto il passaggio di un’automobile scava nel buio una miniera di metalli, poi i fari rossi scompaiono e riprendo il cammino verso i bastioni della notte. Dopo aver navigato a lungo sull’asfalto, approdo a un’isola misteriosa dove mi accoglie un leccio avvolto da nebbie. La terra è incolta e disabitata, eppure è rorida e accogliente. Sorgenti d’acqua mi bagnano i piedi, dietro i rami si nasconde il chiarore soffuso della luna. Sia benedetta questa terra incolta e non battezzata. Benedetta sia la notte oscura e nebbiosa e quest’isola del leccio che esiste nel naufragio di chi vi approda.
(*) Dal 9 gennaio ogni domenica – intorno alle 14 – in “bottega” trovate «Rigaglie» ovvero le ispirazioni e riflessioni di Andrea Appetito. Qui le ultime 4: Rigaglie: domeniche a Berlino, Rigaglie: eco di vite antiche, Rigaglie: all’autunno (20 novembre) e Rigaglie: una specie di omaggio a Straub