Riuscirà il futuro capo della Cia a uccidere Edward Snowden?
Un articolo ripreso dal nuovo «Foglio di Collegamento» del Comitato Paul Rougeau; a seguire la presentazione e il sommario del nuovo numero
RIUSCIRÀ IL FUTURO CAPO DELLA CIA A UCCIDERE EDWARD SNOWDEN?
Edward J. Snowden rivelò segreti di stato che mettevano in cattiva luce gli Stati Uniti e il Regno Unito. Poi si rifugiò in Russia. Ora potrebbe essere consegnato da Vladimir Putin e messo a morte.
Mike Pompeo, ex parlamentare repubblicano del Kansas, ha da sempre dichiarato che Edward Snowden, il creatore di Wikileaks, dovrebbe essere condannato a morte. Ci sono forti probabilità che tra pochi mesi Pompeo diventi il numero uno della Cia, l’agenzia che, come tutti sappiamo, non bada molto ai metodi che usa, per ottenere i risultati a cui ambisce, in qualsiasi parte del mondo: droni, assassinii extragiudiziali, sparizioni e spie sono notoriamente utilizzati per i suoi scopi. Lo scorso febbraio Pompeo aveva dichiarato che il “traditore” Snowden «dovrebbe essere portato indietro dalla Russia, dovrebbe subire un meritato processo, e il giusto risultato sarebbe una condanna a morte».
Ricordiamo che il 33enne Edward J. Snowden, un ex contractor che lavorava per Nsa (la grande Agenzia per la Sicurezza Nazionale americana) e per la Cia, è diventato famoso nell’estate 2013 dopo aver rivelato informazioni riservate, cui aveva avuto accesso in qualità di analista, che mettevano in cattiva luce gli Stati Uniti e il Regno Unito. Le informazioni erano diventate di dominio pubblico dopo essere state pubblicate, anonime, a partire da maggio sul quotidiano inglese «The Guardian». (1)
La nomina di Pompeo, proposta dal neo presidente Trump, deve ancora essere approvata dal Senato, che però, essendo costituito per la maggioranza da Repubblicani, probabilmente l’approverà. Considerato che Snowden ora è in Russia e che Putin ha già mostrato molta simpatia per il neo eletto presidente USA, ci sono purtroppo discrete possibilità che lo “zar” Vladimir Putin voglia accontentare Trump consegnando Snowden. La consegna e la condanna a morte di Edward Snowden potrebbero anche avvenire tramite la CIA per vie traverse…
- Vedi il numero 207, «Dopo Manning è Snowden…», il numero 209, «Datagate…» e «Privacy…» e il nnumero 225, «L’attentato di Parigi…».
Ecco il numero 232 del nostro «Foglio di Collegamento», il cui sommario è riportato qui sotto.
Purtroppo il numero si apre con cattive notizie per quanto riguarda le questioni inerenti i diritti umani negli Stati Uniti e in particolare per la pena di morte. Infatti le votazioni in materia tenutesi l’8 novembre, election day, sia nei vari Stati che a livello federale, hanno avuto tutte un risultato esattamente contrario alle nostre speranze e in parte contrario alle aspettative. Dall’elezione di Donald Trump alla presidenza del Paese più potente del mondo, alla sconfitta del referendum abolizionista in California. Quest’ultimo risultato ha addolorato particolarmente il nostro amico Fernando Eros Caro, “ospite” del braccio della morte di San Quentin.
Vedremo che cosa farà Trump una volta entrato in carica il 20 gennaio ma certo le previsioni non sono buone.
Nel numero trovate molte altre notizie, qualcuna quasi incredibile – comprensibile solo immergendosi nella cultura del Paese in cui vivono le persone e avvengono i fatti – come il folle gesto del giovanissimo Dylann Roof, «suprematista» bianco, che ha compiuto una strage razzista in una storica chiesa della Carolina del Sud frequentata solo da neri.
Anche la penultima notizia data nel Notiziario è comprensibile solo tenendo conto della situazione politica e religiosa del Kuwait…
Leggete tutti l’articolo che parla del pressoché disperato impegno dei difensori in favore del nostro amico Larry Swearingen, che fu condannato a morte in Texas nel 2000 pur essendoci credibili prove della sua innocenza e che ora è giunto alla soglia dell’esecuzione.
Tantissimi auguri per Natale e per il nuovo anno.
Giuseppe Lodoli per il «Comitato Paul Rougeau»
PS. Non facciamo come tante associazioni che in questo momento prenatalizio bombardano tutti e tutte con richieste di offerte e finanziamenti… però tenete conto che le nostre casse sono attualmente all’asciutto e che ora come ora non possiamo neanche aiutare i condannati a morte da noi “adottati”.
PPS. Se non lo fate già, ricordatevi di accedere al nostro nuovo sito www.comitatopaulrougeau.org nel quale potete trovare tutti i numeri arretrati del «Foglio di Collegamento».
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SOMMARIO DEL «FOGLIO DI COLLEGAMENTO» INTERNO DEL COMITATO PAUL ROUGEAU: numero 232 – Novembre 2016
Elezioni USA: sconfitta totale per i diritti umani
Sembra che Donald Trump non sappia che cosa siano i diritti umani
Si teme che Donald Trump dia un forte impulso alla pena di morte
In California ha vinto il referendum forcaiolo
Ripristinata la pena di morte in Nebraska
La pena di morte trova posto nella Costituzione dello Stato dell’Oklahoma
Fernando, deluso dal referendum californiano, ci scrive
Pena di morte: con le elezioni cessato allarme in New Mexico?
Estrema battaglia dei difensori in favore di Larry Swearingen
Processo federale contro lo stragista razzista Dylann Roof
Riuscirà il futuro capo della Cia a uccidere Edward Snowden?
Ritardati mentali: la Corte Suprema andrà contro il Texas?
Accusato di istigazione al linciaggio, il giudice texano si scusa
Il presidente indonesiano cede riguardo alla pena di morte?
Di nuovo un’esecuzione in Giappone
Notiziario: Iran, Iraq, Kuwait, Turchia
Questo numero è aggiornato con le informazioni disponibili fino al 30 novembre 2016
AIUTIAMOCI A TROVARE NUOVI ADERENTI
E’ di vitale importanza per il Comitato Paul Rougeau potersi giovare dell’entusiasmo e delle risorse personali di nuovi aderenti. Pertanto facciamo affidamento sui nostri soci pregandoli di trovare altre persone sensibili alla problematica della pena di morte disposte ad iscriversi alla nostra associazione.
Se ogni socio riuscisse ad ottenere l’iscrizione di un’altra persona, l’efficacia della nostra azione aumenterebbe enormemente!
ISTRUZIONI PER ISCRIVERSI AL COMITATO PAUL ROUGEAU
É facilissimo associarsi al Comitato Paul Rougeau: basta inviare un messaggio all’indirizzo prougeau@tiscali.it con una breve autopresentazione e con i propri propri dati: nome, cognome, indirizzo, numero di telefono. Poi, appena possibile, occorre pagare la quota associativa sul c. c. postale del Comitato Paul Rougeau.
Le quote associative annuali sono le seguenti:
Socio ordinario € 35
Socio sostenitore € 70
Per ricevere il Foglio di Collegamento su carta aggiungere all’anno € 18
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Versa la tua quota associativa sul c. c. postale n. 45648003 intestato al Comitato Paul Rougeau – o fai un bonifico al Comitato Paul Rougeau con l’IBAN: IT31Q0760112600000045648003 –specificando la causale “quota associativa”.
Responsabile dei contatti con i soci è Grazia Guaschino (Tel. 011 8991482).
Il nostro indirizzo postale è: Comitato Paul Rougeau C. P. 11035 – 00141 Roma Montesacro
NELL’IMMAGINE d’apertura Edward Snowden. LE DUE VIGNETTE, scelte dalla “bottega”, sono di Giuliano Spagnul.
Della vicenda Snowden – come di tante altre – in Italia si è parlato poco e male: del resto la libertà di informare non pare una priorità italiana, almeno in questa fase storica. In bottega segnalo questo post «Asilo politico per Snowden», la recensione di Francesco Masala al film (è qui: «Snowden – Oliver Stone») ma anche «wikileaks, se la censura è americana».