Romano Mazzon: «Sono confuso»

Un post del 18 febbraio 2011: qualcosa nell’agosto 2016 è cambiato o semplicemente alcuni “commedianti” si sono scambiate le parti? E noi… sempre alla finestra?

Il meglio del blog-bottega /93…. andando a ritroso nel tempo (*)

Ilmeglio-Romano

Sono confuso, molto confuso e non so a cosa sia dovuto. Al comando ho uno inquisito, per citare l’ultima, di concussione e prostituzione minorile. Sempre nella maggioranza ho una manica di volenterosi, guidati da chi ha guidato la repressione a Genova nel luglio 2001, che vuole fare l’opposizione. Sempre nella maggioranza ho un gruppo che vuole tra la secessione e il federalismo ma si potrebbe accontentare anche solo di un aumento della tassazione locale. All’opposizione ho un gruppo momentaneamente all’opposizione che quando stava al governo guidava improbabili missioni umanitarie a suon di bombardamenti all’Uranio Depleto e finanzia, col proprio voto, orgogliosamente, tutte le guerre in cui siamo coinvolti. Sempre all’opposizione ho un gruppo guidato da un ex magistrato che non ha mai spiegato cosa sia stato Tangentopoli (avvenimento che ci ha regalato Berlusconi in politica e non in galera). All’opposizione, però, ci sta pure un gruppo che è contro l’aborto, le convivenze, i diritti agli omosessuali ed è a favore di scuole private e vede il cattolicesimo come faro guida per la vita pubblica.
Nello stesso momento mi trovo con chi sta smantellando quel poco che era rimasto di diritto del lavoro, per carità da destra a manca ci informano che trattandosi di una ditta privata mica ci vuoi mettere becco, soprattutto se si avvicinano le elezioni a Torino e per vincerle devi avere dalla tua la cricca di potere (auto, motorini, camion, treni, aerei militari e non, rifiuti, sport, grandi opere, stampa, autostrade, e forse ne dimentico, sono gli interessi a livello nazionale e internazionale del gruppo FIAT).
Nel frattempo i fratelli sudmediterranei, che mi avevano entusiasmato, ora bussano alle porte della Vecchia Europa e la situazione non promette nulla di buono.
Nello stesso momento mi chiedo come fare a tirare avanti perché in questo paradiso di flessibilità e mobilità devo dire che la difficile congiuntura internazionale dovuta all’aumento dei costi delle materie prime e alla crisi finanziaria, mi trova in difficoltà.
Al vecchio “che fare” sostituisco un “come fare”.
Che fare lo saprei subito o, al limite, con un veloce giro sul web, qualche propostina niente male la trovo pure, ma su come fare? Niente, nulla di Nulla.
Fortunatamente sono confuso e quindi continuo a cercare per la strada.

Colonna sonora consigliata: Led Zeppelin – Dazed and Confused

(*) Come l’anno scorso, ad agosto la “bottega” – che prima dell’11 gennaio 2015 fu blog – recupera alcuni vecchi post che a rileggerli, anni dopo, sono sembrati interessanti. Il motivo? Un po’ perché 10mila articoli (avete letto bene: 10 mila) sono taaaaaaaaaaanti e si rischia di perdere la memoria dei più vecchi. E un po’ perché nel pieno dell’estate qualche collaborazione si liquefà: viva&viva il diritto alle vacanze che dovrebbe essere per tutte/i. Vecchi post dunque… all’incirca di 5 anni fa: recuperati con l’unico criterio di partire dalla coda ma valutando quali possono essere più attuali o spiazzanti. Il “meglio” è sempre soggettivo ma l’idea è soprattutto di ritrovare semi, ponti, pensieri perduti… in qualche caso accompagnati dalla bella scrittura, dall’inchiesta ben fatta, dalla riflessione intelligente: con le firme più varie, stili assai differenti e quel misto di serietà e ironia, di rabbia e speranza che – speriamo – caratterizza questa blottega, cioè blog-bottega. (db)

 

Rom Vunner

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