Ruby, G2 e polli di batteria
di Mohamed Malih (da Linkiesta) Ruby è anche lei una G2 (seconda generazione). Figlia di un immigrato marocchino, giunta piccolissima in Italia, e qui cresciuta. Ma è un prototipo di quella G2 che ha pochi sbocchi sui media. Fosse nata in Francia sarebbe probabilmente una dei tanti giovani che a intervalli più o meno lunghi mettono a ferro e fuoco Parigi, e finirebbe sui giornali con il tag "banlieu". Invece è una G2 italiana. Anche se i giornali non ne parlano in questi termini. Quel che dai media italiani filtra invece sulla nostra G2 è un’immagine patinata e anche parecchio politicizzata. Sembrano fatti tutti con lo stesso stampino. Ce li mostrano sempre per convegni, a rilasciare interviste, come fiore all'occhiello l'immancabile marchio del Pd. Parlano di ius soli e ius sanguinis con la espressione compita dei giovani-vecchi. I loro discorsi sono fatti di niente idee e di pochi slogan. Qualsiasi cosa abbiano da dire la dicono sempre con lo stesso pathos: quello del comunicato stampa. Solo il loro look ha un che di giovanile: il vintage. Infatti si vestono come si vestivano Ciriaco De Mita e Rocco Buttiglione da giovani. Invece Ruby per quanto scapigliata è vivace e vitale. Ha l’esuberanza e l’incoscienza della gioventù. È ruspante, e per nulla pollo di batteria. Certo finire - per usare un eufemismo - ad allietare le serate di Berlusconi non è proprio una bella fine. Ma vivaddio: finalmente un esemplare di G2 che non sembra preso a caso dal museo delle cere, dove fanno bella mostra di sé, immortalati da giovani, i membri più rappresentativi della prima repubblica.
Si, malgrado tutto…finalmente! E mi rallegra il pezzo di M.M. anche se…
gli stereotipi, se pure apparentemente autonomi, non finiscono mai.
Sarina
Quoto Sarina Aletta…talmente “contro l’articolo di M.M. da esser …sovversivo e clandestino… (ciao Sari’ ciao Danie’…. avete sentito Italo per il film?)